martedì 1 novembre 2016

Demeritocrazia

Questa società del piffero, così come oggi la conosciamo, è stata generata dalla scuola, e dove la scuola ha terminato il suo compito distruttivo, ci ha pensato l'informazione, televisione in primis, a completare l'opera.
Se mi trovo a discutere con gente che non conosco, riesco a individuare immediatamente il livello di scolarizzazione dell'interlocutore, se sono di fronte a un individuo che dimostra di essere un mezzo cretino, intuisco che è stato per troppo tempo tra le grinfie della scuola di regime.
Egli fa parte di un mezzo esercito di ottusi saccenti, che fanno della retorica e della demeritocrazia intellettuale, il loro stile di vita.
Quello di cui ho terrore, è che probabilmente a lui verranno affidati incarichi di responsabilità.

Chi non si confà  agli stili comportamentali appiattenti imposti dalla pseudo cultura dominante, è destinato a restare emarginato.
I picchi e le iperboli non sono tollerati in questa scuola creata ad uso e consumo delle fetenzìe, hanno inventato il termine democrazia proprio per questo, per livellare verso il basso, per appiattire, per rendere falsamente tutti uguali, tutti uguali si, peccato che in ambiti simili si formano delle elite più uguali del resto della ciurma.
Preferisco di gran lunga un antipatico che ragiona col proprio cervello, che un simpatico conforme.
Le fetenzìe hanno imposto a noi il mito della modestia e dell'umiltà, ma loro si guardano bene dall'essere modesti, e fanno bene.
Siamo da loro plagiati, abbiamo assorbito i loro paradigmi, le loro false verità, alla società democratica che ci impongono, preferisco di gran lunga la meritocrazia.
Quando vedo che una frase intelligente non viene apprezzata, un atteggiamento desueto ma corretto non viene capito, mentre invece le frivolezze e le banalità imperano, allora so per certo che la scuola e la informazione di regime hanno creato una società di imbecilli.
Il potere, per poter dominare meglio, ha bisogno di cretini, e di soldatini ubbidienti.

Questa società del piffero, che ha duraturamente instillato nella mente della gente, il concetto che ogni cambiamento deve avvenire in maniera "democratica", secondo le leggi disetiche che le fetenzìe hanno imposto, non ha certo paura di trasformazioni repentine.
Non dovremmo lasciare loro il tempo di trovare soluzioni illusoriamente democratiche, facciamo in modo che se il cambiamento è giusto e per il bene della gente, sia rapido e risolutivo, iniziamo già da ora a disertare tutte le strutture del potere, rifiutiamo i loro paradigmi, collaboriamo tra noi, abbandonando i loro centri commerciali, le loro farmacie, facciamo un allegro rogo di tutti i televisori, in ogni contrada, iniziamo da subito una salutare e decisiva disobbedienza civile e fiscale.
La gente vince sempre, se solo capisce che il potere, se vuole, è nelle proprie mani, se solo capisce che le ideologie sono state inventate dalle oligarchie per dividerci.
Se solo capisce che abbiamo bisogno di cultura, e non di istruzione.
©marianoabis

https://jolao77.blogspot.it/2015/05/la-distrazione.html

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