Comunicato stampa del Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu
E' indispensabile fare chiarezza.
lo stato italiano DEVE favorire, e non contrastare, i vari movimenti di autodeterminazione dei popoli come è il MLNSardu, ha firmato e ratificato la legge 881/77.
lo stato italiano DEVE favorire, e non contrastare, i vari movimenti di autodeterminazione dei popoli come è il MLNSardu, ha firmato e ratificato la legge 881/77.
Oristano : 30 -03 - 2015
E' indispensabile fare chiarezza.
Abbiamo avuto un defunto governo provvisorio dei sardi, in seno al Movimento di Liberazione Nazionale della nostra gente.
Era capitanato da un personaggio che non faceva gli interessi dei sardi.
Però a parole sembrava che lo fosse.
"Bisogna mettere in sicurezza le aziende sotto attacco, bisogna metterle sotto nostra giurisdizione."
A parole non si mette in sicurezza nessuna azienda.
Servono azioni concrete.
Il diritto internazionale legittima i movimenti di liberazione nazionale ad applicare la propria sovranità, nell'applicare la sovranità si possono adottare provvedimenti di tipo amministrativo, azioni di governo volte a mettere sotto propria giurisdizione porzioni di territorio, abitazioni e aziende di proprietà di cittadini sardi che si siano autodeterminati.
L'italia SpA ha firmato e ratificato trattati che prevedono ciò, e non può intervenire ( se non con la forza, la prepotenza o la coercizione, della qual cosa dovrà rispondere alla storia ).
( E al popolo sardo. )
La vicenda di Uta si è conclusa in malo modo, perché l'idiozia o la mala fede di persone che non voglio nominare, non hanno consentito di metterla sotto nostra giurisdizione.
Capitolo chiuso.
Altro è la vicenda di Arborea, dove l'attuale Presidente MLNS, allora vice presidente, ottemperò al volere della totalità del direttivo, e la mise sotto nostra giurisdizione.
Adesso sfido chiunque di quel direttivo a smentire questo fondamentale dato di fatto.
Eravamo tutti d'accordo!!!
NON una voce contraria, tutti d'accordo!!!
E qui vi devo spiegare perché è diventato palese il fatto che in quel direttivo c'erano persone che spingevano per velocizzare processi che col tempo diventeranno usuali, nella nostra terra, e personaggi ambigui che a parole sembravano a favore dei sardi, ed a fatti rallentavano e impedivano acquisizioni.
Non esito a definire TRADIMENTO, il non aver voluto mettere in totale sicurezza l'azienda Spanu, essi, la parte marcia del direttivo, hanno accusato l'allora vice presidente ( ora Presidente MLNSardu ) di aver compiuto con leggerezza una azione (quella di decolonizzare l'azienda con un metodo pacifico e senza l'uso della forza, ma con l'uso esclusivo del diritto) , quando palesemente era una decisione presa dalla totalità del direttivo.
Il decreto da lui stilato era corretto e pienamente operativo.
Se la logica ha un suo valore, e lo deve avere per forza, perché l'allora supposto presidente (dico supposto perché il suo mandato era terminato già da tempo) , ha accusato l'attuale Presidente di aver compiuto una azione prematura ?
E non solo, non ha nemmeno supportato la sua azione, con la notifica dei provvedimenti alle autorità occupanti.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, questa azione era decisa da tutti i componenti del direttivo.
Aveva forse paura che subisse ombra da qualcuno molto più valido e sincero di lui?
Per quel poco che conosco il rissoso e dispotico ex presidente, NON voglio pensare che sia colluso con i colonizzatori, penso che all'inizio del suo mandato fosse sincero e avesse spirito fattivo e patriottico, ma qualcosa deve necessariamente essere cambiato nella sua personalità, non capisco quale possa essere il motivo, ma così è : NON è la stessa persona !
La conclusione di tutto questo, è sotto gli occhi di tutti, ad una decina di persone è stata tolta la speranza dallo stato colonizzatore, hanno tolto loro case e lavoro, impediscono loro di portare a termine le coltivazioni in atto, sono stati espropriati anche dei numerosi animali, anche essi fonte di reddito.
Alcune famiglie sul lastrico, due splendidi bimbi che voglio sperare non debbano subire contraccolpi da questa vicenda, chi ha avuto il torto di voler contrastare questo ingiusto sfratto, ha avuto seri problemi con la "giustizia" italica, ma in conclusione posso affermare che lo stato italico, non ha fatto una bella figura di fronte al mondo, trecento uomini disseminati intorno all'azienda, sono un po' troppi per sfrattare una decina di persone, voleva fornire una dimostrazione di forza, e invece ha palesato inconfutabilmente la sua debolezza economica, di valori, e l'inettitudine di chi gestisce e comanda dall'alto simili azioni che disonorano l'umanità intera.
Uno stato che, questo è il mio parere, è sull'orlo della bancarotta, un sistema in procinto di implodere sulle sue contraddizioni.
La famiglia Spanu ha bisogno del nostro supporto morale e concreto, dimostriamo che la gente è immensamente migliore di chi truffaldinamente la rappresenta.
Governo Sardo Provvisorio
Il Presidente Pier Paolo Orrù
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I movimenti di liberazione nazionale Possono definirsi come quegli: enti organizzati rappresentativi di un popolo in lotta per l’autodeterminazione, i movimenti di liberazione nazionale possono assumere varie forme, quali: governi in esilio, movimenti di liberazione nazionale anche con sede all’estero. Gli è riconosciuta comunque la soggettività internazionale perché: il controllo effettivo del territorio non è per i movimenti di liberazione nazionale una condizione essenziale per l’acquisizione della soggettività internazionale. E' riconosciuta comunque la soggettività considerando che non trovi applicazione il principio di effettività del controllo territoriale bensì quello di autodeterminazione. I movimenti di liberazione nazionale, quali gruppi organizzati in rappresentanza di un popolo che lotta per l’autodeterminazione esterna. Possono essere considerati soggetti internazionali poiché è da escludere un diritto soggettivo dei popoli sottoposti a dominazione straniera all’autodeterminazione, in quanto l’autodeterminazione è un principio indirizzato al Governo straniero occupante che ha l’obbligo di consentirla. Tuttavia, quando un movimento di liberazione nazionale riesce a controllare effettivamente una parte del territorio la sua soggettività è a titolo di governo insurrezionale., senza discussione alcuna. La dottrina riconosce legittimo l’appoggio che altri Stati offrano ai movimenti di liberazione nazionale, in quanto essi lottano per l’autodeterminazione contro un governo straniero, mentre, come si vedrà, il diritto internazionale interdice ai terzi Stati di intervenire in aiuto degli insorti, i quali lottano per mutare il governo legittimo, a meno che naturalmente il partito insurrezionale non sia un movimento di liberazione nazionale.
L. 25 ottobre 1977, n. 881 (1).
Ratifica ed esecuzione del patto internazionale relativo ai diritti
economici, sociali e culturali, nonché del patto internazionale
relativo ai diritti civili e politici, con protocollo facoltativo, adottati e aperti alla firma a New York rispettivamente il 16 e il 19 dicembre
1966 (2).
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Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali
PREAMBOLO
Gli Stati parti del presente Patto, considerato che, in conformità ai principi enunciati nello Statuto delle Nazioni Unite, il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
riconosciuto che questi diritti derivanno dalla dignità inerente alla persona
umana;
riconosciuto che, in conformità alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, l'ideale dell'essere umano libero, che goda della libertà dal timore e dalla miseria, può essere conseguito soltanto se vengono create condizioni le quali permettano ad ognuno di godere dei propri diritti economici, sociali e culturali, nonché dei propri diritti civili e politici;
considerato che lo Statuto delle Nazioni Unite impone agli Stati l'obbligo di promuovere il rispetto e l'osservanza universale dei diritti e delle libertà dell'uomo;
considerato infine che l'individuo, in quanto ha dei doveri verso gli altri e verso la collettività alla quale appartiene, è tenuto a sforzarsi di promuovere e di rispettare i diritti riconosciuti nel presente Patto;
hanno convenuto quanto segue:
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PARTE PRIMA
Articolo 1
1. Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.
2. Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali, senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale. In bnessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.
3. Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell'amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere l'attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite.
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