martedì 17 marzo 2015

il Comandante

Il Comandante
La mia  pagina facebook è nata dalla mia passione per gli scacchi.

Una volta aperta, mi sono dedicato a pubblicizzare i libri che ho pubblicato, ma mi interessava soprattutto avere intorno a me amici scacchisti, li scelsi tra gli innumerevoli amici sardi, ed allora, ampliando territorialmente le conoscenze, posso dire di avere come amici i più forti d'italia, forse tutti i 30 migliori giocatori italiani.
Decisi di ampliare gli orizzonti, forte (o debole) della mia conoscenza superficiale della lingua inglese, (mooolto superficiale), entrai in contatto tramite la chat fb e skype, con molti dei più forti e famosi giocatori del pineta, ora penso di poter dire che i venti più forti giocatori in assoluto, sono stati miei amici su quel social.



Poi l'impegno giornalistico, e soprattutto la mia militanza con MLNS, fecero variare i miei interessi, abbandonai parzialmente sul social le mie frequentazioni scacchistiche, il sacro fuoco della libertà del mio popolo, mi costrinse a concedere sempre meno tempo agli scacchi e alle mie pubblicazioni.
Ed è proprio parlando con un mio amico che condivideva con me questo impegno patriottico-sociale, che saltò fuori la mia passione per il nobil giuoco. Non so come, ma saltò fuori.

Costui, che in passato dirigeva una non ben precisata caserma di un corpo di non so bene cosa, si interessò alle mie disquisizioni scacchistiche, e non so come, anche se non è suo costume ascoltare troppo a lungo le farneticazioni del sottoscritto, quella volta fu paziente e mi ascoltò a lungo.
Gli parlai di passati tornei che mi avevano soddisfatto, di trofei metallici e gastronomici, gli parlai della mia attività di istruttore federale, gli parlai di quella strana amicizia tra scacchisti, un frammistamento di odio e amore, ma sempre di amicizia, ritengo che si tratti.

Dopo avermi fatto parlare senza interruzioni per ben oltre mezz'ora, (la qual cosa sul momento mi sembrò molto strana, perchè non era mai successa prima, ) mi sparò a bruciapelo una domanda : "dimmi mariano, come te la cavi, strategicamente parlando, sull'uso dei pedoncini?" La domanda mi sembrò alquanto strana, ma risposi che mi trovavo bene, e a quel punto, lo ricordo come se fosse oggi, mi arrivò una botta dialettica che una incudine che cade dal decimo piano, non avrebbe fatto altrettanti danni, mi disse : "vedi mariano, io penso che in fatto di strategia tu non possa competere con me", a quel punto ho ipotizzato che magari lui fosse un forte giocatore di scacchi in incognito, ma mi dovetti ricredere, mi disse che se io spostavo pedoncini, lui faceva molto di più, spostava uomini!
Con affetto Comandante!

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