ORISTANO 18 Marzo 2015
Sa veritate si lamat …como bastat!!!
I fatti di questi ultimi giorni che ci rendono protagonisti con atti d'accusa palesemente falsi e inesistenti, mi portano a fare alcune riflessioni sul comportamento di alcuni componenti del Movimento di Liberazione Nazionale Sardo che oggi rappresento, Movimento costituito in data 31 Agosto 2011 e di cui allego copia dell'atto costitutivo.
Essendo questo un momento particolare e delicato per lo stesso Movimento, cercherò di dare un’ idea per la quale oggi si sia deciso di ottemperare alla volontà della maggioranza del consiglio direttivo.
Volontà espressa in un documento ufficiale che ora rendiamo pubblico, allegandolo a questa comunicazione ufficiale.
Per quanto mi riguarda (e perdonatemi se introduco questi ragionamenti con questioni che mi riguardano personalmente), non avrei voluto affrontare in questo modo questi argomenti, ho sempre cercato e sperato che si potesse arrivare con il dialogo, ad una svolta favorevole verso la crescita, lasciando da parte le piccolezze umane che ci caratterizzano.
Il mio animo sardista, indipendentista, venne messo in crisi dalla militanza attiva nel psd'az, per quanto buone fossero le intenzioni dei padri costituenti, capii che quel percorso non ci avrebbe portato da nessuna parte, decisi così di non rinnovare la tessera e mi misi in pausa di riflessione, correva l'anno 2000.
Mi sono avvicinato al percorso del diritto internazionale sull'autodeterminazione in modo molto casuale, accadde che conobbi Sergio Pes, e sinceramente non ricordo neanche in che occasione, fu lui che mi parlò del Movimento Di Liberazione Nazionale Sardo, fu lui che con le sue parole e il suo entusiasmo mi aiutò ad aprirmi verso il cammino del diritto internazionale.
Conoscevo vagamente questo percorso, sapevo che alcuni altri popoli, prima di noi, erano riusciti a decolonizzarsi, a liberarsi da un giogo che li teneva in schiavitù.
Non conoscevo la storia del nostro movimento, dissi a Sergio Pes che prima di assumere qualsiasi incarico al suo interno, avrei voluto approfondire le mie conoscenze, e che avrei voluto capire meglio le cose che lui mi prospettava.
Decisi di aderire al Movimento perché compresi che questa era la strada giusta, l'applicazione del diritto internazionale era l'unico metodo per conquistare la libertà dei Sardi, esistevano tutti i presupposti.
Sergio Pes, l'allora Presidente, era praticamente solo e in conflitto con quasi tutti i componenti del Movimento, con qualcuno di loro prese dei provvedimenti in solitudine e non condivisi, discutibili e drastici, con i suoi ormai famosi "de cretini", decise le espulsioni o epurazioni che dir si voglia, queste sue decisioni fecero emergere alcune sfumature del suo essere uomo "militare", qualcun altro che lo conosceva meglio di me diede semplicemente le dimissioni.
Il 5 ottobre del 2013 con una solenne cerimonia giurammo fedeltà al Popolo Sardo e costituimmo il nuovo Governo Provvisorio (GSP), organo previsto dalle norme dal diritto internazionale.
Preciso che tutto il nostro lavoro, quello dei componenti del consiglio direttivo, viene svolto su base volontaria, impegnando le nostre personali risorse, sottraendo così alla famiglia tempo e denaro.
Come è naturale che sia, all'interno del gruppo, le discussioni erano frequenti, e con lo scorrere del tempo si delineavano ed emergevano i caratteri salienti e la vera essenza caratteriale di tutti i componenti.
Benché la quasi totalità del gruppo che mano a mano si veniva formando, anche con l'inserimento di nuove figure, fosse di animo "Ghandhiano", alcune spinte propulsive si palesavano mascheratamente violente.
Sebbene il diritto internazionale riconosce e legittima i Movimenti di Liberazione Nazionale come organizzazioni a carattere "Politico - Militare", nei nostri intenti l'uso della forza è sempre stata bandita.
Abbiamo sempre pensato che avremmo dovuto rispecchiare il nostro popolo, pacifico, quasi indolente, anche se un tempo molto orgoglioso e guerriero, quindi l'uso della "Forza" non poteva che essere bandita, o comunque vista come opportunità da utilizzare come "ultima ratzio".
Pensiamo che per azioni militari di qualsiasi genere bisogna essere pronti sotto tutti i punti di vista, alla base di tutto questo manca la risorsa finanziaria e organizzativa propria di uno stato sovrano e consolidato.
Quindi per noi, la maggioranza dei componenti attivi del consiglio direttivo, la resistenza passiva e l'uso della nostra sovranità, espressa in azioni di governo concrete, era ed è vista come l'essenza della nostra azione decolonizzante.
Nel susseguirsi delle riunioni quel sentimento "autoritario" e "militaresco" che caratterizzava alcuni elementi, emergeva prepotentemente, Sergio Pes li capitanava, in una escalation di comportamenti compulsivi.
Il tutto culminava nella concitata riunione del 06 Dicembre 2014, tenuta nella sede di via Dritta 69 in Oristano, dopo momenti di tensione carichi di veleno, astio, odio e quant'altro, oltre alle minacce, insulti, e improperi vari rivolti al sottoscritto e a tutti quelli che cercavano di ritrovare la calma ed il senno.
Le intimidazioni portarono il sig. Loisu Corcoriga a brandire un bastone, mentre Sergio Pes con un balzo da vero "dittatore" si mise ad urlare confermando quello che già si sospettava, "QUESTA E’ CASA MIA E QUI COMANDO IO". Con questo urlo di guerra Sergio Pes, diede inizio a un nuovo corso in seno al MLNS.
Le cose appena descritte sono state registrate da supporti elettronici e sentite dal pubblico presente in riunione (pubblico non voluto dagli "eroi del popolo" che in questi giorni si sono auto celebrati, ma che per fortuna era presente a testimoniare gli eventi).
A proposito di "infami e venduti al nemico", c'è da registrare alcuni avvenimenti, durante diverse discussioni di carattere politico e tecnico che tenevo con Sergio Pes, lui mi faceva sapere in maniera velata che alcune cose non le avremmo dovute fare, questo senza vere motivazioni o spiegazioni plausibili.
Questo suo dire e questo suo fare sfociò poi, dopo una ennesima discussione in cui lui non riusciva a darmi spiegazioni plausibili a ciò che mi contestava, in uno dei suoi soliti atteggiamenti autoritari in una sua infelice frase; "SENTI, LO HAI CAPITO SI O NO, CHE HO ORDINI DALL'ALTO ???", al che incredulo e dopo qualche secondo di riflessione gli chiesi, "Sergio dimmi, se io e te siamo Presidente e vice Presidente, quindi le massime autorità, il vertice del MLNS e del GSP, da chi stai prendendo ordini?
(Scusate se uso spesso l'espressione autoritario e non autorevole, ma ne conosco bene la differenza.)
Non vi nascondo l’ imbarazzo per quello che le mie orecchie sentirono, ho anche pensato che stessi vivendo un film, ovviamente le riflessioni su questo episodio, nei giorni a seguire mi permisero di ricollegare altri fatti, piccolezze insignificanti fino ad allora.
Il quadro del soggetto in questione si veniva delineando, capii che avevo a che fare non con il Sergio Pes che avevo conosciuto, ma con un'altra persona, dedita a rallentare le attività del Movimento, un personaggio all'apparenza semplice innocuo e perfino ingenuo.
Per entrare nel merito e nei particolari, e per ricostruire il personaggio e i suoi fedelissimi, dovrei raccontarvi due anni di attività condivisa, (e questo non è il momento) in ogni caso la mia convinzione oggi, alla luce dei fatti, è che comunque non può essere di certo la stessa persona che ho conosciuto al momento del nostro primo incontro.
Siamo in presenza di attori occulti, che vogliono che il MLNS non porti a compimento il suo progetto, questo perché sanno che solo i Movimenti di Liberazione Nazionale possono, con la forza del diritto, decolonizzare la loro terra e liberare il popolo che rappresentano.
Di tutti questi episodi naturalmente, tenevo informate le persone a me vicine, che possono oggi confermare.
Dopo mesi di riflessivo silenzio, dopo che sono pervenuti tanti attacchi, accuse di ogni genere da quelle persone che ritenevo, e ritenevamo amici e compagni di percosso, ai quale non è stato mai fatto mancare il rispetto, e dopo aver subito anche l'attacco dalle forze di occupazione italiane di questi giorni scorsi, attacco intimidatorio che avrebbe dovuto portare solidarietà e rappacificamento tra i componenti oggetto di queste azioni, abbiamo dovuto prendere una sofferta decisione.
Questo dopo aver letto e sentito le loro dichiarazioni, fatte circolare con ogni mezzo a loro disposizione, che sono palesemente false e provocatorie.
Dopo vari tentativi di risoluzione alternativa, decido con animo prostrato, ma con il conforto della maggioranza, di affrontare e risolvere nella maniera più drastica possibile, facendo chiarezza e dando corso al provvedimento assunto già da tempo in maniera collegiale dalla maggioranza.
Con la decisione presa in assemblea straordinaria del Consiglio Direttivo in data 18 gennaio 2015, si dichiara Sergio Pes DECADUTO dall'incarico di presidente Del MOVIMENTU DE LIBERATZIONE NATZIONALI SARDU a seguito della sua ESAUTORAZIONE.
Per altro già decaduto in data 31 Giugno 2014 per fine mandato.
In ultimo e non per ultimo sono sempre disposto a dialogare!!!
il Presidente
Pier Paolo Orrù
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