domenica 2 agosto 2015

le tasse










Le tasse.

Non si pagano tasse ad un trust, non si pagano tasse ad una società privata per azioni, i soldini delle tasse "spariscono" e non vengono messi mai più in circolazione tra la gente, è chiaro il concetto?
Sono lontani i tempi nei quali l'evasore era considerato, da una disinformatrice campagna mediatica della tv, ( mentitrice seriale ), come la zecca della società.
Ragioniamo. 
Ammettiamo che lo stato sia equo, democratico, soddisfi i bisogni dei più deboli, e che le tasse siano un mezzo per far progredire la sua gente, bene, nemmeno io che giudico le tasse, quando esose, assolutamente inutili, e dannose, non ho niente da ridire su questo: vanno pagate, vanno pagate però solo da chi ha redditi esuberanti in rapporto alla sua ricchezza superflua.
E' ammessa solo una piccola aliquota sul valore aggiunto delle merci e dei servizi, il lavoro, ricchezza del paese, non va assolutamente tassato, nemmeno in relazione a future pensioni.
Secondo me, e secondo la filosofia sociale di MLNS, esistono solo due casi nei quali le tasse sono dovute, cioè quando si tenta di riequilibrare disparità economiche tra la gente, e quando il denaro in circolazione sia in sovrabbondanza, capace di generare squilibri, in tutti gli altri casi riteniamo che le tasse non siano dovute.
   In una nazione a moneta sovrana le tasse vanno distribuite col contagocce, uno stato deve mettere il suo popolo nelle condizioni ottimali per poter vivere una vita serena, senza l'assillo del denaro e delle pratiche burocratiche.
Deve lasciare ai cittadini risorse più che sufficienti, e soprattutto non deve rubare il loro tempo con pratiche inutili e vessatorie.









Ricapitolando: se lo stato è iniquo, le tasse non sono mai dovute, se lo stato è equo, come sarà il Judicau de Sardinnia quando avremo compiuto la nostra opera, le tasse devono diventare un metodo non generalizzato, di drenaggio di risorse in sovrappiù.
mabis












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