mercoledì 19 agosto 2015

OMELIA















Omelia
Se fossi un sacerdote, inizierei la mia predica nel modo classico:
Sia lodato Gesù Cristo.
Aspetterei la risposta dei fedeli e continuerei così.
Cari fratelli, in questo mondo egoista, non è un male cercare dentro noi stessi la nostra personale spiritualità, studiare in maniera criticamente distaccata bibbia e vangelo, valutare se siano stati scritti per tutta l'umanità, o solo per una parte di essa, studiare altresì documenti, sia antecedenti che successivi, valutare se la chiesa abbia adottato le raccomandazioni del Cristo, e da tutto questo, trarrei le mie personali conclusioni. 
Chiederei di perdonare i pessimi esempi che le alte gerarchie ecclesiastiche stanno fornendo, condannabili non solo dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista etico e giudiziario, in quanto contravvengono sia alla legge divina che terrestre.
Inviterei a prendere il buono da qualsiasi religione, e scartare quello che lega, che ingabbia, che non si capisce.
Raccomanderei di leggere i pensieri dei filosofi.
Assaporerei, cercando di trasmetterlo, il gusto spirituale del trascendente, che ci migliora, ci rende partecipi all'ambiente che ci circonda, che ci lega al campo vibrazionale con tutta l'umanità, anzi, con tutto l'universo.
Esorterei a cercare conoscenza e verità, fuori da ogni schema pre determinato, al di fuori di ogni religio.
Mi chiederei il perchè di tanta sofferenza e scarsità nel mondo, considerando che Dio ha reso questo pianeta la fabbrica dell'abbondanza.
Chiederei cosa i fedeli ne pensino del fatto che le risorse, persino quelle alimentari, siano così difficili da raggiungere, specie nel continente più povero, ma non solo, in questo che è definibile come il pianeta dell'abbondanza.
Inviterei  a riflettere sull'opulenza di pochi e sulla fame di molti.
Inviterei a valutare il perchè della troppa ricchezza e della immensa povertà, il perchè degli sfruttamenti, delle disuguaglianze, del perchè un popolo debba essere assoggettato ad uno stato, del perchè un popolo debba emigrare, del perchè esistano molte più nazioni che stati.
Mi chiederei se quello che si vede oggi, faccia parte di un disegno superiore, o sia voluto da miserrimi personaggi che hanno il solo vantaggio di possedere immense ricchezze, e di un cuore disumano.
Inviterei i fedeli a fare propria la filosofia del Cristo, slegandola da imposizioni ecclesiastiche, chiederei di studiare la storia della chiesa, e valutare se abbia trasmesso alla gente solo i valori cristiani, o abbia anche imposto in maniera disetica una religione.
Chiederei a ciascuno di guardare dentro se stessi, e migliorarsi, certi che il miglioramento di ciascuno di noi porta sollievo a tutta l'umanità.
Chiederei rispetto per l'ambiente, per l'eterna civiltà della natura, e criticità verso costruzioni moderniste, fittizie e penalizzanti per i più.
Chiederei a ciascuno di immergersi dentro l'universo.
Chiederei se è giusto fare guerre sante e imporre religioni.
Chiederei se ha fatto bene il potere temporale della chiesa, a seguire e assecondare i vari colonizzatori di nazioni e continenti.
Terminerei la mia omelia invitando i fedeli a ragionare con la propria mente, quella stessa mente che se vuotata da imposizioni culturali estranee, è la stessa che ci ha fornito lui stesso nel momento della nostra nascita.
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marianoabis

















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