mercoledì 17 febbraio 2016

Parliamo di libertà

Parliamo di libertà
Ci si riempie la testa di questa parola, sublime e imprescindibile. Molti, pur avendo ben radicato nel cervello il senso intrinseco che questa parola evoca, con i condizionamenti mediatici in atto, le hanno fatto perdere parte della sua virulenza dirompente.
Secondo il diritto naturale, e il Diritto Divino, la libertà in senso lato è equiparabile ad una illusione voluta da chissachi, forse sarebbe più justo parlare di uomini e donne libere, cambiamo i lemmi, ma i concetti non cambiano.
Ci si chiede se sia vera libertà scegliere senza essere pienamente consapevoli di quello che si preferisce. Se poi si accomuna questa splendida parola a quell'altra che risponde al nome di democrazia, si raggiungono traguardi ai quali l'umanità ha sempre aspirato.
Peccato che entrambe le parole hanno risentito, nel tempo, di variazioni imposte. Dalle fetenzìe che dominano il panorama culturale globale. Ci si chiede: "può esistere democrazia senza libertà?" Evidentemente no. "Può esistere libertà senza vera democrazia?" Sicuramente no.




Mentre il concetto di libertà è praticamente simile per ciascun essere umano, perchè radicato nel cervello fin dalla nascita, con minime variazioni a seconda della cultura di riferimento, il termine democrazia si divarica in centomila frattali sempre più complessi e forsanche nascosti. 
Termine non certo usato a sproposito, ci si chiede se quella occidentale sia vera democrazia. Rifiutiamo con forza questa enunciazione. Nel mondo occidentale la democrazia è mera illusione. In tutta serenità d'animo mi viene da porre una domanda. Quando sei dentro la cabina elettorale, pensi di essere completamente libero di scegliere per il meglio? Se rispondi di si, smetti di leggere questo testo, non fa per te, passa ad altro, ci sono tanti programmi televisivi fatti apposta per te, ci sono tanti di quei passatempi che ti aspettano, non indugiare oltre a stressarti di capire quello che jolao77 ha da comunicarti, non lo capiresti.

Se la risposta è no, rafforzata da conoscenze che hai acquisito perchè hai avuto la pazienza di poggiare il sederino sulla sedia di fronte a informazioni, che oggi è facile reperire, allora il discorso si fa intrigante e coinvolgente. A parte il fatto che jolao77 non ha nessuna intenzione di convincerti di niente, se non verificato da te stesso.... A parte il fatto che jolao77 non ha ancora completamente capito le strategie delle fetenzìe.... A parte il fatto che jolao è jolao e tu sei tu.... A parte il fatto che le oligarchie hanno modi così maligni di ragionare, ma così astrusi e irrazionali che noi non potremmo mai capirli, ci sarebbe da chiederci come mai questa gente distribuisce concetti maligni, distribuisce paura, distribuisce sensi di insicurezza e concetti di una falsità inaudita, la risposta a tutto questo non te la può fornire jolao, la devi cercare tu.

Se non conosci la loro teoria dulles, faresti bene a cercarla, analizzarla, e... capirla. Con quella teoria ci trasferiscono un senso di impotenza da parte nostra nei loro confronti, che quando tu vai a votare non puoi fare a meno di tenerla in grande considerazione. Con quella teoria, tra le righe, ti instillano il concetto che tu sei una nullità, che mai potresti incidere sulla società, perchè non ne avresti il diritto, perchè solo loro sono le elite e tu sei spazzatura. Con questi concetti in testa, non sei evidentemente libero di esprimere il tuo parere e il tuo ...voto. Chi ha inventato questo sistema di elezioni delegative? Le fetenzìe, le elite, le oligarchie.

Gli antichi popoli si riunivano in assemblee di donne e uomini liberi, e decidevano. Con le deleghe, invece, ti danno l'illusione che andando a votare, tu eserciti la tua sovranità. Nel momento in cui esprimi un voto, stai trasferendo dentro le urne il loro concetto di società e di democrazia, concetti fasulli. Ricorda che se tu non legiferi direttamente, non sei influente, come  vuole la teoria allen dulles. Non farti dominare da loro, rifiuta i loro paradigmi, le loro imposizioni fisiche e culturali, non votare se pensi di essere condizionato da loro, non frequentare i loro centri commerciali, non riconoscere le loro leggi, loro sono le fetenzìe, il male assoluto, tu sei una scheggia di Divino.

E fin qui si è parlato di democrazia. Ora parliamo di libertà.
Pensi che sia corretto che il sistema informativo di questo paese sia effettivamente in mano a poche persone? Ricorda che il sentire comune è influenzato dai paradigmi culturali che i martellamenti delle elite dominanti ci impongono, non esiste libertà in mancanza di libera informazione. E' stato tolto il finanziamento pubblico ad un quotidiano che dissentiva, e dissente, dalle regole imposte dal potere, parlo di LineaQN. Imporre il silenzio a chi dissente e foraggiare chi acconsente alle imposizioni del potere, è prassi quanto mai lontana da qualunque concetto di democrazia e di libertà.

E' forse libertà quando uno stato colonizza una nazione? Ciascun componente di quella nazione assoggettata NON è evidentemente libero. E' forse libertà quando sei costretto ad accettare un lavoro che non è nelle tue corde, estraneo ai tuoi principi, accettare un lavoro disetico? Domusnovas docet. E' forse libertà non essere informato dei tuoi diritti? Ricorda che tu hai molti più diritti di quelli che immagini, sia secondo giurisprudenza italica, che secondo il diritto universale, quello riconosciuto da tutti gli abitanti del pianeta. Ricorda che una legge che penalizza ingiustamente la libertà della gente, è al di sotto del diritto internazionale e del diritto naturale.

Ma le fetenzìe hanno inventato la falsa democrazia, ti dicono che tu sei sovrano quando esprimi un voto. Questo non è vero! Il voto viene generato dalle opinioni comuni, le opinioni condivise vengono generate dall'informazione mediatica che si riceve, una informazione a senso unico è la peggiore nemica della libertà. Andranno avanti, in questo modo, e otterranno consensi, soprattutto partiti che hanno a disposizione mezzi mediatici a senso unico, così come è in italy. E allora tu non sei libero. Sei forse libero se non hai pari opportunità scolastiche e universitarie di un tuo simile? Lo stato di indigenza di molti genitori non consente che i loro figli abbiano la possibilità di ambire, tramite il famoso pezzo di carta, a posizioni di prestigio.

Questa non è libertà.  Se non possiedi cultura autonoma non sei libero. Se non disponi di corrette informazioni non sei libero. Se stai su un piano inferiore, di qualunque natura esso sia, a un tuo simile, non sei libero. Se ragioni secondo televisione non sei libero.
Ricorda che sistemi di potere a favore della gente non ne esistono, faranno sempre gli interessi di loro stessi e di chi li corrompe, o ricatta. Sei forse libero di poter dire "la mia casa", la "tua" casa non è tua, dato che ti vengono imposte tasse su di essa. "La mia macchina", idem.

Hai regalato, a suo tempo, i tuoi stessi figli al trust-italy-corporation. Per ogni tuo figlio il trust-italy ha già emesso oltre due milioni di euro (moneta comunque falsa), in titoli di stato, ogni tuo figlio è creditore sullo stato-truffa di quella cifra, ma non può reclamarla. Dimmi, dove è la libertà?
Dove è la libertà se non puoi legiferare direttamente? Sei (siamo) uno strumento nelle loro mani, uno strumento che non può parlare di vera libertà. Oddio, si, ne può parlare, ma non la può in alcun modo esercitare. Molta gente si riempie la bocca della parola libertà, "io posso dire tutto ciò che mi pare !"

Libertà non è potersi esprimere, libertà è esercitare la propria autodeterminazione, è notizia di oggi che viene impedito con mille sotterfugi a ciascun individuo italiano di staccare il cordone ombelicale che lo ha legato allo stato-truffa, da oggi in poi gli viene impedito di esercitare la legale rappresentanza del suo essere uomo nel mondo. E' forse questa libertà? E' forse libertà produrre e vendere il frutto del proprio ingegno, quando lo stato pretende una cospicua parte del ricavato? Non so se ci rendiamo conto che stiamo diventando schiavi, è assurdo che individui in carne, ossa, sangue e intelletto, siano assoggettati ad una società per azioni che risponde al nome di republic of italy corporation.

Parlate di social, di telenovelas, di dibattiti televisivi, di fumetti alla tex willer maniera, di arte, di sentimenti, di famiglia e gender derivati, ma vi prego, non parlate di libertà, essa non esiste in questo stato fantoccio delle fetenzìe.
Forse la parola libertà non è corretta, o meglio non lo è per gli interessi della gente, forse sarebbe il caso di abbracciare le eterne regole del Diritto Divino, e parlare non di libertà, ma di uomini e donne libere.

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