giovedì 2 dicembre 2021

Le mie due nazioni



Penso che capiti a tutti coloro che, ad un certo della loro vita, hanno deciso di cambiare luogo di lavoro e di residenza.

A coloro che hanno deciso di scrutare il nuovo, l'inesplorato.

A tutti coloro che hanno pensato che cambiando nazione, pur sapendo che le radici sono in un solo luogo, hanno deciso in maniera definitiva.








Sono stato 3 anni in emilia e sette anni in friuli.

Il mio intento era di tornare in sardegna solamente una volta all'anno, ma per contigenze lavorative, avevo deciso che la mia vita sarebbe terminata là, nella nazione friulana, e questo anche perchè il friulano è un popolo che ammiro, pur restando legato indissolubilmente alla mia terra.

Ebbene, una volta presa quella decisione ho come resettato tutto, quasi tutti i miei ricordi, proiettando la mia mente verso una nuova vita, dato che la sardegna mi offriva ben poche occasioni di sopravvivenza.

Ho tenuto in un cassetto bene in vista i miei affetti familiari e amicali, ma ho rimosso tanti ricordi, mappe, tragitti e intuizioni isolane.

No, non è mancanza di amore per la mia terra, quello non è negoziabile, è praticità pura e semplice.

E' istinto di sopravvivenza, anche se penso ancora che ciascuno debba lottare per la propria terra.

Noi non siamo come i migranti africani, che non hanno a cuore la propria terra, noi amiamo e glorifichiamo il santuario-sardegna.

Dopo la disastrosa crisi del 2008, il friuli non era più quella terra di produzioni che era stata per decenni.

In sardegna riguardo a opportunità lavorative non c'era niente di niente, e decisi di praticare di nuovo e a più riprese lo sport più diffuso tra la gente sarda, il salto del tirreno.

Ma ormai il contatto con la mia terra era ristabilito, ho desiderato di vedere intorno a me, nel piccolo paesino in riva allo Judrio tutte le persone che conosco e alle quali voglio bene, riunite tutte assieme, sardi e friulani, vedere una automobile simile ad una che conoscevo mi riportava indietro nel tempo, vedere un viso che assomigliava ad un mio amico sardo, mi invogliava a conoscerlo.

Una volta che sono rientrato in sardegna in maniera definitiva, nel dicembre del 2010, nel paese di decimomannu, ho visto il sosia perfetto di un amico friulano che mi aveva ospitato per cinque mesi, e che quindi conoscevo benissimo, mi avvicinai a lui, con mia grande sorpresa lo sentii parlare in sardo e non in friulano.

Il mondo è piccolo, l'umanità varia, siamo schegge di umanesimo lanciate chissà dove, e in balia dei venti, i venti forti e impetuosi di entrambe le nazioni.

Il maestrale di sardegna che piega gli alberi , e li plasma secondo il suo volere, e la impetuosa bora friulana , che non ti consente di stare in piedi all'aria aperta,
due nazioni simili anche in questo.

Due nazioni che ammiro e amo.

Perchè il mondo è così grande?

Perchè non posso avere tutti i miei affetti vicino a me?

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