venerdì 27 gennaio 2017

Sto pensando di acquistare una cassaforte.

Sto pensando di acquistare una cassaforte.
Bella, robusta, e inespugnabile.
Mi serve per metterci dentro tutti i no che lo stato italiano mi ha sbattuto in faccia.

Comincio a pensare che lo stato italiano sia stato costruito in sfregio alla povera gente.
Ci metterò questa domanda :
"Come è che abbiamo versato anni di contributi previdenziali per ottenere niente?"
Comincio a pensare che lo stato italiano sia stato costruito per le banche, in sfregio alla povera gente, ai poveri "cittadini" debitori e pagatori.
Ci voglio mettere l'articolo 5 della costituzione, è stato scritto in sfregio a tutti i popoli cosiddetti italici, è stato scritto per non concedere nemmeno un briciolo di libertà.



Ho bruciato televisore e scheda elettorale, ingiunzioni e avvisi di pagamento, ho bruciato tutti i documenti che mi legano alla italy-corporation.
Acquisterò una cassaforte, ci metterò dentro tutte le frustrazioni gratuite che lo stato riserva ai suoi sudditi, ci metterò la mia rabbia, e quando verrà il momento, e verrà, ne sono certo, la toglierò, e ne farò buon uso, uso popolare.
Ci metterò dentro tutti i dolori del mio popolo, tutte le ingiustizie che da molti secoli subisce, ci metterò il termine sardignolo, ci metterò il termine banditismo sardo, ci metterò la parola regione, il termine autonomismo, e userò solo la parola Popolo Sardo.
Ci metterò il piano kalergi, il piano dulles, il gender, la teoria della minorità, ci metterò dentro il vittimismo, ogni retorica, ogni fetenzìa, ogni libro scolastico che ancora conservo, ogni disillusione indotta.
Noi siamo tutti esseri umani, abbiamo tanti di quei diritti che nemmeno conosciamo, liberiamoci dagli stati, da stati che, come quello italiano, favorisce e genera 4000 suicidi per indigenza o per mancanza di speranze, all'anno, omicidi chiaramente di stato.
Liberiamoci da ingerenze culturali sioniste e dalle fetenzìe, liberiamoci dalla parola "cittadino".

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