Voi italiani
Voi italiani
di Mariano Abis
Ecco (CVD), come vi dominano, con la informazione fasulla, con messaggi subliminali ( tanto per non alzare troppo il tiro ), con le fasullerie della storia di regime, con l’archeologia ad uso e consumo del potere, ( un popolo come il sardo, con la sua storia splendida, vi fa paura) , con la beffa della scuola, fabbrica di soldatini ubbidienti, con la mancanza di cultura, sostituita (quella buona, personale, ancestrale, quella che ciascuno di noi ha dentro, la naturalità del vivere e del raziocinio) dalla loro cultura a beneficio degli imbecilli creduloni, con la creazione di miti e misticismi, col ricorso al paradossale, con la imposizione costante di assurdità, che alla fine passano per verità assolute, con le ideologie, che grande fregatura!
Con la truffa globale più nascosta, ma facilmente smascherabile in presenza di logica, ah già la logica !
Tarpata dalla scuola, no, non parlo degli insegnanti, parlo della sua struttura costruttiva, tarpata dalle vibrazioni ( o su di lì ) dei supermercati, parlo del tempo perso a leggere contratti chilometrici, parlo del tempo prezioso che volutamente vi fanno perdere alle casse ed alla posta, parlo dello scippo più ignobile mai attuato, la ruberia del nostro preziosissimo tempo, certo la teoria dulles ha quantificato tutto questo, ad uso e consumo delle elite, non ci vogliono lasciare il tempo per informarci, per costruire la nostra cultura, la nostra, non la loro, per la loro vi obbligano a disperdere la quasi totalità del vostro tempo.
E quando vi devono concedere qualche privilegio temporale, preferiscono incanalarvi verso un cinema, uno stadio o una palestra, piuttosto che verso una biblioteca.
Centri di aggregazione sociale e culturale? Giammai !
Da evitare accuratamente!
Da non pubblicizzare in tv, non sia mai che la gente ne tragga beneficio!
Raccomandate invece sono le sedi di partito, le associazioni umanitarie, ecologiste, caritatevoli in cerca di alibi esistenziali, loro si che svegliano coscienze rattrappite!
La politica o si fa, o la si subisce, mi chiedo cosa pretendete ancora da questa democraticità monca, cieca e claudicante, questa non è politica, è plagio.
Noi, il gruppo al quale appartengo, preferisce fare la storia, non la politica.
Il qui e ora, bella invenzione spirituale, peccato che abbiano fatto di tutto per assecondarla, promuoverla, gestirla, inficiarla; in se e per se, sarebbe cosa buona e giusta, in un ambito frizzante e confacente alla naturalità umana, non in ambiti inquinati da concetti cavernisti, autoescludenti, e sostanzialmente dissocianti, le sue positività concettuali in questi ambiti, scemano verso lo zero.
Le bacchettate sulle manine sinistre degli scolari, di novecentesca memoria , ora vengono sostituite con strategie più sofisticate, eh… beh….ne ho da dire sul sistema scuola, che ha creato vittime dietro e davanti alle cattedre, vittime nelle segreterie scolastiche, vittime tra i consigli di classe, impregnati da vuoti luoghi comuni.
Comode poltrone dirigenziali, piazzate là per verificare che tutto vada a buon fine, come programmato, proprio vero, più sono i peggiori, più si adagiano i loro sederi nella morbidezza di poltrone soffici, comode, ed altolocate, l’eterna demeritocrazia che certifica che solo i peggiori possono ambire a posizioni di privilegio, solita vostra storia di costume italico, purtroppo.
Purtroppo (per voi) , io non sono italiano, io non mi riconosco nel vostro popolo, artefattamente costruito, io mi illudo di ragionare ancora col lobo destro del cervello, lasciatemi almeno questa mia pia, personalissima illusione.
Se mi considerassi italiano, mi sarei già nascosto nel più profondo dei cunicoli, per evitare le ditate sarcastiche di tutto il resto del mondo.
Tutto da voi è irrazionale, referenziale, aleatorio, il razzismo al contrario, le comode poltrone dei centri di potere occupate da malefici imbecilli, servi per loro comodità di criminali speculatori finanziari, gente che compra popoli pagando i politici di turno, e la gente che applaude perchè escono alla televisione imbellettati e indossanti l’abito firmato, in ossequio alla pratica più ambita dall’italiano, quella dell’apparire.
Ma mi dite a cosa applaudite?
Alla vostra dabbenaggine che certifica che sono eleggibili solo i peggiori?
I più opportunisti?
Quelli che godono quando vi edono farvi la guerra tra voi?
Poveri contro disagiati.
Destroidi contro sinistroidi.
Omo contro etero.
L’eterna strategia di creare classi sociali, disparità economiche e finanziarie, il mondo malefico del consumo programmato dei neuroni proggressiti contrapposti a quelli radicali e conservatori, smettetela di fare politica, vi disunisce, scrivete la storia di popoli, scrivete le vostre storie.
Scrivete la storia del vostro popolo.
E sia ben chiaro, NOI porteremo la sardegna alla libertà, e non lo faremo uscendo dall’italia, no, lo faremo cacciandola in mare, tipologia di comportamento sostanzialmente ben diverso da quello che gli indipendentisti “nella norma” pensano di attuare, noi siamo noi, ragioniamo diversamente, cerchiamo almeno di non subire i loro condizionamenti, stiamo compiendo il nostro cammino de programmante, rifiutiamo i vostri idoli fasulli, rifiutiamo il fatto che pertini sia una icona, ma si, ve lo accetto, diciamo che è una icona, ma una ingombrante icona di italianità, contenti voi, contenti tutti.
Se sono questi i personaggi di cui vi gloriate, fate pure, italici, e continuate a vivere felici e soddisfatti, anzi, no continuate a dormire.
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Sento una vocina in sottofondo che mi sussurra: ma chi sei tu per dirci queste amenità?
Cosa hai da insegnarci?
Appartieni ad un popolo che notoriamente è sempre stato tenuto ai margini, della cultura e dell’italianità!
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Oh bella!
E’ proprio questo che ci salva, noi non siamo italiani, come non sono italiani i veneti, i siciliani o i campani, dalle nazioni che hanno una lingua, tradizioni, storia nazionale, nascerà il riscatto dell’italia, di tutto lo stivale, e finalmente non si sentirà più parlare di italia, di un unico popolo italico che popolo non è, perchè disomogeneo e sostanzialmente in dissidio tra le sue componenti.
Dai movimenti di liberazione dall’Italia, costruzione fittizia, nascerà il riscatto di tutti i popoli italiani, che potranno, per la prima volta nella storia, collaborare tra loro.
Mariano Abis
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