Personalmente giudico molto aleatoria la distinzione tra queste due parole, in quanto troppo simili tra loro nei concetti di base. Provo a dare due definizioni, per sgombrare il campo da similitudini persino troppo accentuate.
Preciso che l'idealismo è più svolazzante, etereo, meno concreto dell'ideologismo, ma penso, a mio modo di vedere, più attinente alla sfera positivista, etica, benigna. Perchè ho usato il termine benigna? Il motivo è semplice, anche se non evidente. Gli ideologismi sono invenzioni, gli idealismi albergano spesso nel nostro intimo. Una costruzione fittizia, come può essere un movimento ideologico, ha delle funzioni ben precise, tralasciando le altre, prendo in considerazione la principale. Di movimenti ideologici ne è pieno il mondo, alla gente piace sentirsi parte di un progetto, e spesso si identifica col leader o col teorico. E' facile, per un fascista identificarsi nella filosofia che ha mosso gli avvenimenti del ventennio italiano, è facile che un neo nazista si identifichi con il personaggio tedesco accusato di immani disastri, e attualmente sottoposto ad una approfondita e salutare revisione storica. E' facile per un comunista identificarsi col pensiero gramsciano, o leninista, e guevarista. Esiste anche, udite udite, una filosofia mondialista, che, non so perchè, forse condizionata dall'onda new age, fa presa sulla gente. Si potrebbe scrivere di razzismo, di gender, di kalergismo, di separatismo, di buonismo, di sincronismo planetario, di internazionalismo spicciolo, che si traduce in globalizzazione, ma non lo faccio. Una considerazione, però, è indispensabile, tutti gli ideologismi, sono nati per disunire, disperdere, dividere, frazionare, creare barriere mentali.
Il manifesto dei banchieri americani del 1892 recita che dividendo la gente, li avrebbero costretti ad interessarsi di lotte, per loro, di nessuna importanza.
Tenere impegnata la gente in discussioni o lotte è per loro conveniente, si distrae la gente da argomenti che se venissero affrontati, sarebbero deleteri per le oligarchie dominanti, questioni monetarie, di libertà, di auto determinazione personale e collettiva, di sovranità, di diritti e di pensiero. Le ideologie, appunto, sono state create per questo semplice motivo, che ancora non si è riuscito bene a focalizzare. Distrazione di massa, le ideologie non sono altro che distrazione di massa.
L'idealismo, pur avendo molte assonanze con gli ideologismi, è più insito dentro di noi, l'ideale della bellezza, del giusto, del pensiero positivo, l'ideale che concede all'essere umano la facoltà di comunicare, persino con metodi non tradizionali, per così dire, quantici, l'idealismo che concede all'unico pensiero positivo che tratta di mondialismo, la consapevolezza che tutto l'universo è collegato ad ogni singolo essere vivente. La consapevolezza di aver capito che siamo dentro un campo che unisce.
:Mariano-Abis.
Preciso che l'idealismo è più svolazzante, etereo, meno concreto dell'ideologismo, ma penso, a mio modo di vedere, più attinente alla sfera positivista, etica, benigna. Perchè ho usato il termine benigna? Il motivo è semplice, anche se non evidente. Gli ideologismi sono invenzioni, gli idealismi albergano spesso nel nostro intimo. Una costruzione fittizia, come può essere un movimento ideologico, ha delle funzioni ben precise, tralasciando le altre, prendo in considerazione la principale. Di movimenti ideologici ne è pieno il mondo, alla gente piace sentirsi parte di un progetto, e spesso si identifica col leader o col teorico. E' facile, per un fascista identificarsi nella filosofia che ha mosso gli avvenimenti del ventennio italiano, è facile che un neo nazista si identifichi con il personaggio tedesco accusato di immani disastri, e attualmente sottoposto ad una approfondita e salutare revisione storica. E' facile per un comunista identificarsi col pensiero gramsciano, o leninista, e guevarista. Esiste anche, udite udite, una filosofia mondialista, che, non so perchè, forse condizionata dall'onda new age, fa presa sulla gente. Si potrebbe scrivere di razzismo, di gender, di kalergismo, di separatismo, di buonismo, di sincronismo planetario, di internazionalismo spicciolo, che si traduce in globalizzazione, ma non lo faccio. Una considerazione, però, è indispensabile, tutti gli ideologismi, sono nati per disunire, disperdere, dividere, frazionare, creare barriere mentali.
Il manifesto dei banchieri americani del 1892 recita che dividendo la gente, li avrebbero costretti ad interessarsi di lotte, per loro, di nessuna importanza.
Tenere impegnata la gente in discussioni o lotte è per loro conveniente, si distrae la gente da argomenti che se venissero affrontati, sarebbero deleteri per le oligarchie dominanti, questioni monetarie, di libertà, di auto determinazione personale e collettiva, di sovranità, di diritti e di pensiero. Le ideologie, appunto, sono state create per questo semplice motivo, che ancora non si è riuscito bene a focalizzare. Distrazione di massa, le ideologie non sono altro che distrazione di massa.
L'idealismo, pur avendo molte assonanze con gli ideologismi, è più insito dentro di noi, l'ideale della bellezza, del giusto, del pensiero positivo, l'ideale che concede all'essere umano la facoltà di comunicare, persino con metodi non tradizionali, per così dire, quantici, l'idealismo che concede all'unico pensiero positivo che tratta di mondialismo, la consapevolezza che tutto l'universo è collegato ad ogni singolo essere vivente. La consapevolezza di aver capito che siamo dentro un campo che unisce.
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https://jolao77.blogspot.it/2017/05/il-diritto-allistruzione.html
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Eccellente spiegazione. Siamo tutti uniti, ovviamente, e sta a noi dimostrarlo. Grazie
RispondiEliminaGrazie a te, il confine tra unione e consonanza di intenti è molto labile e fumosa, difficile la prima, un po' meno la seconda
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