mercoledì 4 novembre 2015

Is visioneris







Is visioneris
Is visioneris, ecco, i neologismi (ismi) esistono e vengono coniati in tutte le lingue del mondo, i puristi storceranno il naso, o si tapperanno le orecchia, ma così è.
Per una volta traduco dall'italiano, la mia prassi comune è fare il contrario.
Parlo limba, ragiono in limba, ma sono costretto a scrivere in italiano, per ovvie ragioni, avendo a disposizione questo sito, che, scritto in italiano, può essere tradotto automaticamente in tantissime lingue.
E meno male che non riconosce il sardo, altrimenti ne vedremmo delle belle, ma meglio così.
Si parte dalla neo parola italica visionalismo, oddio, che io sappia gli ismi, in lingua sarda non esistono, mi viene spontaneo tradurre con il termine visioneri, che tra l'altro, mi piace molto di più.
E se i visionalisti hanno delle caratteristiche che ho già esplicitato tempo fa, is visioneris hanno una qualcosa in più, riferibile alla nostra cultura, che nella prassi comune è considerata dominata, ma che il sottoscritto reputa potenzialmente dominante.
Mi si scrive:

Io posso capire il suo orgoglio di essere sardo, ma mi sembra un po' azzardato fare un affermazione del genere. 
Quasi tutte le lingue cosi' chiamate indoeuropee si sa da dove provengono. 
La sua affermazione non l'avrebbe fatta neanche Gramsci che era uno studioso, un linguista ed un glottologo.

Qui stiamo rasentando un paradosso.

In Europa ci sono tre lingue misteriose: Il basco, il finlandese e l'ungherese.

Non si conosce l' origine.

Il sardo gia' e' suddiviso in campidanese, logudorese, nuorese e gallurese, che come il corso e' piu' o meno italiano.

Fino ad ora non hanno trovato una antica lingua Sarda scritta, e quella parlata si è evoluta con quella dei colonizzatori.
La sua affermazione e' una sviolinata.
Naturalmente non è il caso di approfondire questi suoi ragionamenti, espressi da un perfetto incompetente, la risposta logica, è postare qualcosa di già scritto su questo sito, oppure invitarlo a visitarlo, molte volte ad affermazioni del genere scrivo : jolao77.blogspot.com
Non è il caso di perdersi in chiacchiere.
Quello che dobbiamo dirgli, è già stato scritto, perchè perdere tempo?
E che diamine !
Visioneris, in giro, (giustappunto ) ce ne sono pochini pochini.
Gli altri vorrebbero che mettessimo a loro disposizione le nostre conoscenze, costate tempo e fatica, mentre loro, nel momento in cui noi leggevamo anche per essi, giocavano a crush saga.
Però, con tutto il nostro impegno rivolto alla conoscenza, capiamo all'istante chi abbiamo di fronte, e siamo dei tipi intrattabili, non sopportiamo banalità o affermazioni inesatte, o offese, che vengono per lo più da perfetti disinformati, o da gente vuota che crede di poter salire impunemente in cattedra con noi.
Riusciamo a leggere, tra due righe scritte da loro, tutte le miserie che albergano tra i loro neuroni asfittici.
Questo riguardo alle scritture di gente che non conosciamo assolutamente, per chi conosciamo di persona, la pratica di capire al volo è per lo meno automatica.
Capiamo, dai loro rispettivi ragionamenti, cosa si sono detti esattamente, i copia incolla intercorsi, riusciamo a individuare persino le parole non dette, ma comunicate in qualche maniera.
Riusciamo a intercettarne i pensieri.
Gente noiosa, a volte, anche se apprezzata.
Eh beh, loro saranno pure ischidados, ma devono ancora compiere lunghi e faticosi percorsi per diventare visioneris.
E non è detto che ci riescano, servono competenze, controllare e memorizzare date, avvenimenti, contestualizzare, parzializzare o generalizzare, a seconda dell'incombenza, servono conoscenze (mai gratuite ) di elementi di simbologie e numerologie, e quel qualcosa che fa spaziare la mente, e che non tutti hanno, in conclusione posso affermare che non è da tutti, nonostante l'impegno, diventare ( o nascere) visioneris.
Serve un dono, se non lo si è ricevuto, è tutta fatica sprecata.
E' un dono, ma è anche una conquista.
E siccome capiamo al volo, ci possiamo permettere, a volte, di essere impulsivi, fermo restando che la regola del tre, per noi non esiste.
Maledette frasi pre confezionate.
Alla prima si perdona, alla seconda si ragiona, alla terza si bastona.
Sappiamo essere anche pazienti, se il gioco vale la cosiddetta candela ( maledette frasi fatte !)
Per noi, che abbiamo letto qualcosa circa la numerologia, ahimè estrapolata da pratiche non certo popolaresche, ma elitarie, oserei dire massoniche, vige la regola del sette.
Per sei volte si subisce, si cerca di far capire che una certa frase dà fastidio, che non la accettiamo, che non è elegante, nè pertinente, che risulta ingombrantemente offensiva, e per chi non è almeno ischidado, viene in salita coglierne il significato intrinseco, o la portata dirompente di quello che potrebbe generare.
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Occhio alle date, e ai numeri, per noi sono importanti, per voi non visioneris non lo so.




















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