martedì 10 novembre 2015

RACCONTO : Il prosciutto




Il prosciutto
La storia è vera, ho solo variato i nomi.
Ero ospite già da molti mesi a casa del mio amico Augusto.
Il collio è una ridente, verdeggiante insieme di contrade, la sua capitale  è festaiola e turistica all'eccesso, sempre linda e accogliente, a dispetto del luogo comune che i friulani non lo sono, sono qui per testimoniare che nel mio caso sono stati sempre stati semplicemente splendidi.
Penso che ciò fosse dovuto al fatto che siccome gioco benino a scacchi, infatti facevo parte della squadra che stava per conquistare la promozione in serie B ( nonostante Abis), forse desideravano che fossi tranquillo almeno riguardo al fattore abitativo, per mantenermi in condizioni di serenità d'animo, in modo da poter dare il mio contributo alla  sospirata promozione, così il buon Augusto mi ospitava in casa sua.
Vado a descrivere la collocazione politica di Augusto: per alcune decine di anni, se non ho capito male, è stato un personaggio di spicco del partito comunista della contrada in questione.
Avete capito sicuramente che non era un ammiratore del capo dell'allora forza italia, e presidente del consiglio.
Detto questo, un giorno mi invita a fare una delle sue solite escursioni per la cittadina, accompagnati da Toby, un simpaticissimo beagle, che però aveva la disgraziata abitudine di defecare per i marciapiedi.
Evitava le aiuole in maniera sistematica.
La squadra era fatta, Augusto, Toby, io, paletta e busta raccogli ...ehm.
" Dove ci porti di bello, Augusto?"
" Andiamo da un mio amico"
L'amico risponde al nome di Ostilio.
Mi viene spiegato che la ditta Ostilio è la produttrice di prosciutti più rinomata in campo nazionale italiano, non esiste san daniele, non esiste parma, il prosciutto artigianale Ostilio li surclassa tutti di gran lunga.
E finalmente, una volta incontrato, e fatte le presentazioni, Ostilio ci invita a raggiungere i locali di stagionatura dei prosciutti, in un piccolo tavolo, c'è sistemato un prosciutto e alcune bottiglie di buon vino del collio, anche esse di straordinaria  qualità.
Per chi non lo sapesse i vini bianchi del collio sono considerati i migliori al mondo.
Ci invita ad assaggiare il vino e il prosciutto, due eccellenze in un colpo solo.
La mia curiosità, quel giorno, è stata proficua, e spiego.
Data la mia curiosità, presi l'iniziativa di gironzolare tra quei prosciutti appesi, notai che ciascuno aveva un cartellino.
Leggendo i cartellini, uno di essi mi ha incuriosito, chiesi a Ostilio: "Ma B. quello che conosciamo noi?"
Lui annuì, mi ha indicato una ventina di prosciutti con lo stesso cartellino, erano tutti destinati a milano o roma, fate voi.
Augusto chiese se poteva acquistare uno dei prosciutti destinati al premier, Ostilio gli rispose che assolutamente non era possibile, in quanto già prenotati da quel cliente evidentemente prestigioso.
Ci spiegò che quei prosciutti erano i più grassi, e perciò i migliori.
Bastò guardare negli occhi il mio amico per capire cosa aveva intenzione di fare, ci saremmo appropriati, con le buone o con le cattive, di almeno uno di quei prosciutti.
Insistemmo ancora, ma niente da fare, l'amico del mio amico era irremovibile, presi l'iniziativa di spiccarne uno e mettermelo sotto braccio (sic ) , Augusto, nel frattempo, portò fuori una corposa banconota e la appoggiò sul tavolo, e insieme ce ne andammo, con il buon Ostilio che ancora implorava di non fargli quella azione riprovevole.
Per qualche giorno ci nutrimmo unicamente di prosciutto e vino, il mio datore di lavoro, a differenza dell'amico di Aigusto,  fu ben felice di vendermi due confezioni da 24 di buon vino del collio. La soddisfazione di aver sottratto al nemico numero uno una così ambita preda, ci rendeva orgogliosi, e ... affamati, oltre che assetati.
PS: non crederete mica che questa storia sia vera? 
Ma quando mai !
Mi conoscete bene, io robe del genere non ne faccio!










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