domenica 15 novembre 2015

Stralci da una discussione sulla limba

Stralci da una discussione sulla limba 
DLPaba
NON SO SCRIVERE NE PARLARE CORRETTAMENTE IL MIO LOGUDORESE DI POZZOMAGGIORE MA..........
Mi piace moltissimo, ascoltare i diversi dialetti perchè ognuno colora i termini, le frasi, in modo armoniosamente diverso.......e quando si trovano a parlare diversi dialetti, sembra più una sinfonia che un comune parlare. Ma davvero vogliamo rinunciare all'unica (FORSE) diversità che ci unisce?




MASerra noi non abbiamo dialetti abbiamo variazioni della lingua sarda .. perche' la SARDEGNA . e' una nazione ..non una regione, i dialetti si sviluppano nelle regioni ..la nostra e' una NAZIONE

BCumpostu Sa sinfonia de variantes non benit ammutida dae sa limba. Sa limba est unu codice chi risponnende a regulas permitit a totu de cumprendere e pondere in cumone cuntzetos cumplessos e elaborare modellos sotziales e ecunomicos e non si limitare a arregionos de bichinadu o de tzilleri. Sa limba serbit pro faghere libros de iscola validos in cada iscola de sa natzione, serbit pro iscriere letzes cun sa certesa de aere unu testu ufitziale. Sa limba non rispondet a regulas democraticas ma a regulas impostas, est una netzessidade democratica de sa cale non si podet faghere a mancu, si no est solu unu faeddu de corrale chi sarvat sa musca caddina ma lassat morrere su caddu. Chene limba normale non b'at natzione e non b'at natzione normale chene limba.

DLPaba No! No bi semus! Non c'entrano le betole ne la mosca cavallina......c'entra invece il sentimento dei Sardi, i quali, che si parli di economia o di modelli sociali, si capiscono perfettamente. Infatti, pare che in questo modo, si intendano benissimo da migliaia di anni, qualcuno sostiene da circa 200.000 anni!

BCumpostu Domè faghe comente cheres, puru in Italia sos napuletanos si cumprendent cun sos venetzianos e su matessi in Frantza, in Ispagna e in cada parte de su mundu ma totu ant una limba uffitziale. Ma non ti cheglio cumbinchere, sighi gai, tantu no at a durare meda custu arregionu nostru a dae inoghe a carchi dechina de annos su problema no at a esistere prus ca gratzias a sos chi la pensant che a tie, nessune at a faeddare sardu, ne ufitziale e ne in variante,

A questo punto esprimo una mia considerazione, intrinsecamente il sig Bustianu, trasferisce ai sardi una orrenda notizia, secondo lui in dieci anni e più non saremo liberi, e questo contrasta con quella fase del movimento che sta cercando di trasferire ai sardi orgoglio di popolo, e speranze concrete di libertà, il segretario di un partito indipendentista non può parlare così alla sua gente, deve fare esattamente il contrario.

JMAbis Bustianu, ti sbaglias, tempo massimo un lustro a voler esagerare NOI SIAMO LIBERI !!! e la lingua sarda sarà insegnata nelle scuole !!! Si , siamo diversi e la pensiamo diversamente , io infatti parlo in sardo, ragiono in sardo, e scrivo in italiano, TU INVECE PARLI IN SARDO, SCRIVI IN SARDO ITALIANIZZATO E RAGIONI IN ITALIANO

BCumpostu Bi la faghides a sa sola, faghide.

JMAbis a sa sola puru da scieus fai,,, tutto può partire da una sola persona, gli esempi nella storia sono numerosi, TUTTO PARTE DA UNA IDEA DI LIBERTA', e chi la accetta si unisce, una sola persona, una sola idea, può trascinare un popolo, è finita l'era del consenso popolare delle urne, scordiamoci dell'italia e delle sue regole, NOI siamo SARDI e non italiani

PPOrrùNon capisco perché, ma le buone intenzioni di di Bustianu Cumpostu mi inducono a riflettere! 
Non riesco a comprendere per quale ragione un gruppo ristretto di amici voglia così tanto bene ai sardi da doversi adoperare per "ufficializzare" una lingua comune, codificare una lingua che non esiste per omologare un popolo. 
Come afferma professor S. Dedola, "abbiamo un patrimonio linguistico di oltre centomila lemmi e non vogliamo capire che basta raccoglierle in un dizionario e portarlo nelle scuole affinché si possa studiare"!
Resto altresì sconcertato dall'accanimento con il quale codesti signori continuano a perpetrare questa loro idea contro il nostro popolo, giustificando e motivando il loro comportamento con le più disparate motivazioni buoniste e genuine che possono trovare, in una continua ricerca delle motivazioni giuste secondo il loro punto di vista. 
Dobbiamo solo scrivere il nostro dizionario che comprenda le varianti linguistiche esistenti... e cosi semplice !!! 
Un giorno, forse, riuscirò a capire il loro lavoro certosino verso l'oblio della nostra lingua...oggi NO!

E questi sono gli stralci di discussione che ho scelto, spero in maniera equilibrata, la mia conclusione personale è che mi piace sentire le varie varianti di lingua sarda, e sono sfavorevole ad ogni tipo di codificazione, conformazione, imposizione di stampo mondialista, i nostri nemici non sono certo gli indipendentisti che agiscono, involontariamente forse, ancora secondo regole italiane, ma il mondialismo imperante che vorrebbe appiattire tutto.
Loro, le fetenzìe culturali mondialiste, sanno meglio di noi la enorme valenza identitaria delle lingue per un popolo, e per questo vorrebbe minimizzarla, con questa invenzione fittizia e penalizzante che risponde al nome di lingua sarda comune, espressione di logiche mondialiste, assolutamente deleterie per la gente.
:Mariano-Abis.

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