lunedì 23 novembre 2015

L'irriverenza


L'irriverenza
Mi capita di discutere con persone considerate delle eccellenze nei vari campi. E se non posso controbattere, molto spesso, le loro competenze specifiche, mi accorgo intimamente, che non hanno affatto puntualizzato aspetti che a me risultano chiarissimi. Spesso, anzi, quasi sempre, non riesco a motivare in maniera logica, le mie posizioni, anche se il mio livello di assertivismo è ai massimi livelli (chi si loda si imbroda, che me frega a me ?). E' unicamente questione di competenze inferiori nello specifico.



 
Ma capire che sbagliano perchè non hanno contestualizzato abbastanza, mi è spesso evidente. Spiego.
Ho ricevuto un dono, conosco la data e l'ora, è stato un dono immediato e illuminante. 22 dicembre 2010, all'imbrunire. In un momento ho capito il mondo, e i suoi abitanti, ma ho capito soprattutto il fetenzismo globalizzante e mondialista. Ci ho studiato su, ho letto articoli, libri, ho usato link, internet, ho frequentato biblioteche, enciclopedie, troppo spesso, però, di sistema.
E' un buon metodo anche studiare su supporti forniti dal "nemico ".
Chiediamoci da dove provengano le competenze di certi luminari, e se ci accorgiamo che sono derivati da studi e ricerche, facciamo loro tanto di cappello, ma se tali competenze sono derivate da istruzioni e formazioni da regime, allora siamo costretti a dubitare della bontà delle loro affermazioni.
E allora ci scappa qualche scheggia di irriverente dubbio, molte volte inopinatamente espresso. Loro, le cosiddette eccellenze ateneali, sono inglobate in logiche di sistema, magari sono convinti che non contestualizzando, rendono onore alla scienza. La scienza, se non è comparativa, multi disciplinare, se non ha preparazioni più che sommarie su altri aspetti, oserei dire su tutti gli aspetti, è monca, cieca, e sorda, e ininfluente, per il vero progredire. Oggi essere una eccellenza in un certo ambito specifico, e non conoscere la storia e fetension, è penalizzante per la preparazione che si possiede e che si trasmette. Perchè dico questo? Perchè jolao ha capito il sistema, frequentai un corso universitario otto anni fa, che mi consegnò le basi per ricevere l'illuminazione accolta cinque anni fa. Quando discuto con personaggi considerati eccellenze nei vari campi, mi accorgo, fatte salve alcune eccezioni (Piliu, Dedola, Mereu, e pochi altri), che costoro hanno delle lacune riguardo l'effettivo funzionamento del sistema geopolitico, trattano i vari argomenti in maniera avulsa dal sistema che qualcuno, molto furbo e molto potente, ha creato. Millenni di dominazione elitaria e multireligiosa non sono trascorsi invano, i plagi sono all'ordine del minuto secondo, il potere dell'informazione massiva in mano a pochi, ha fatto il resto, è riuscito a inquinare i cervelli sia del popolo che delle cosiddette eccellenze. Prova ne sia, ma questo è una constatazione mia, intima, personale, ma convinta, che quando mi confronto con chi consideravo inarrivabile fino a poco tempo fa, riesco a riconoscerne i limiti e le carenze, riesco a contrastarli agevolmente, qualcuno è scappato disperato perchè non in grado di confrontarsi, in termini logici, qualcuno ha asserito che la mia visione del mondo è falsata, so che non è così. Avere ragione a tutti costi, non mi interessa, ma mi infastiscono quelli che ci tentano. Così è, voi traete tutte le conclusioni che credete necessarie, valutate pure jolao come un perfetto, inguaribile mitomane, ma jolao è visioneri, vede e capisce più di quanto molta gente può immaginare. Autocelebrazione conclusa, però non ditemi che la modestia o la umiltà sono pregi, perchè non ci crederei. Siete proprio sicuri che l'irriverenza è sempre negativa? E non vantatevi più di tanto, se gli altri vi giudicano umili o modesti. Gli alibi sono utili, nell'immediato, ma alla lunga dimostrano che molti non hanno il coraggio delle proprie azioni, dato che non le mettono in atto, proprio perchè umili e modesti. Solo i grandi uomini e le grandi donne accettano di poter sbagliare, la stragrande maggioranza della gente ne può fare benissimo a meno. Ma per i tempi che corrono, queste "doti" potrebbero essere nefaste, è obbligatorio prendersi delle responsabilità, almeno di fronte ai propri figli, al loro futuro.
Quello che si andrà a compiere avrà bisogno, non di eroi, ma almeno di patrioti, se volete far parte, almeno di straforo, della storia, datevi da fare, occorrerà impegno, sacrificio, occorre decidere se stare dalla parte della vostra madre terra, oppure di chi conta sull'ignavia e sulla rassegnazione del proprio popolo. 
Vi chiedo solo una cosa: siate prima di tutto individui, non cittadini, individui, e poi siate Popolo!

http://jolao77.blogspot.it/2015/11/lirriverenza.html

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