lunedì 14 novembre 2016

Liberismo e capitalismo

Mi imbatto in un post, in un certo gruppo, e non riesco a frenare l'impeto di fare le mie considerazioni, certe affermazioni non devono passare inosservate, secondo me.
Il virgolettato.

"Il capitalismo funziona meglio del socialismo e delle ricette redistributive di Papa Francesco. E soprattutto non fa aumentare le disuguaglianze. Anzi, ha accresciuto del 3.000% la ricchezza del pianeta in due secoli garantendo beni essenziali a molte più persone".

A parte il fatto che il socialismo e i mantra del papa in questione non mi attirano manco per niente, pontificare per questo il capitalismo mi sembra una assurdità.

A parte il fatto che per avallare un sistema, spesso si cercano i sistemi di confronto tra i peggiori, rifiutando di analizzare i migliori, è un metodo illogico per imporre forzosamente le proprie ragioni, in favore di quel sistema capitalistico che racchiude in se tutti i mali, le aberrazioni, le ingiustizie, e la miseria della terra.
Il mio commento: 
""Stanno privatizzando l'acqua, il vento, il sole, i mari e la terra, la domanda non è quale sia meglio, ma dove porterà questo neo liberismo // per quanto mi riguarda penso che sia in programma una nuova forma di schiavitù del debito generalizzata in tutto il pianeta, sta a noi autodeterminarci come popoli e come individui da qualsiasi forma di stato servo delle #fetenzìe .""
Ricordo che il tizio in questione mi ha fatto notare che sto in rete utilizzando tecnologie, secondo lui, derivate e prodotte direttamente dal sistema capitalistico, ribatto che l'unica civiltà che ha dimostrato rispetto verso il pianeta e l'uomo, non è certo il liberismo o il capitalismo, ma la civiltà contadina, e che la civiltà contadina non è solo zappa e sudore, ma anche avanzamento umanistico e tecnologico.
Considerare la civiltà contadina obsoleta e statica, è un errore che molti compiono, lo sviluppo tecnologico può benissimo passare anche da concetti etici, e, diciamo così, rurali, naturali.
E considerare, come si fa di solito, che la civiltà contadina è sporcizia, arretratezza, fame e miseria è improponibile, nessuno nega che accanto a concetti naturali, rurali, possano coesistere industrie eque, progresso e sviluppo. 
Ribatte erroneamente, affermando che altri sistemi non portano progresso anche tecnologico, e che gli unici sistemi che consentono la eliminazione della povertà e l'utilizzo di tecnologie a buon mercato, sono i sistemi che lui difende.
Affermo, e taglio così la classica testa di toro, che per colpa del liberismo, della globalizzazione, e delle fetenzìe, in italia si commettono 4000 omicidi di stato all'anno, mascherati da suicidi per indigenza.
Il gioco evidentemente non vale la candela, se per utilizzare tecnologia a buon mercato, dobbiamo assistere ad 11 suicidi al giorno, solo in italy.
Il tizio, saggiamente, non ha replicato, buon per lui.

Le comodità, il denaro, la tecnologia, il mondo organizzato (a caro prezzo), non possono prescindere dall'etica sociale, e dalla libertà, se questo tipo di società porta a disuguaglianze e catene, a infrangere in diritto divino, non ci convince per niente.
marianoabis


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