Le birbe imparano a giocare a scacchi
Testi e illustrazioni di mariano abis
Buongiorno birbeeee io mi chiamo Salvatore e di scacchi sono istruttore, avete chiesto alla mamma di comprarvi scacchi e scacchiera? Vi devo fare una lezione vera! Noooooo ma allora non volete imparare a giocare a scacchi!!!
Oppure si, volete imparare il gioco degli scacchi? SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Dite alla mamma di comprare una scacchiera, ma quella coi numeretti e le letterine, mi raccomando.
EVABENESSSSSIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E allora dovrete avere molta pazienza, ne avete?
SI, NO, POCA, così così…………………………………….
Io voglio andare a giocare a pallone!
Io mi chiamo Giorgine. . . sono un bam... hops, scusate, un ragazzo come voi.
Quando sarò grande chissà cosa diventerò MAH CHISSA!!!!!!!
Sapete dove abito? A casa dei miei genitori, proprio come voi.
La mia casa non ha né primo piano, né secondo, abito a piano terra, ma la mia casa è molto grande, pensate, ha sessantaquattro stanze, eh che grande!!! Direte voi, proprio così 64 stanze, ma io non posso circolare in tutte le stanze, ma quando sarò grande… eh, allora sì.
Ma la vostra casa ha un nome? Nooo? E perché??? Allora è ora che glielo diate! la mia ha un bel nome, mio padre ha deciso di chiamarla bianconera, ma non tiene per la juve, gli ha dato questo nome perché la mia casa ha 32 stanze bianche, e 32 stanze nere, come dite? Ah, è giusto, qualche stanza colorata ci vorrebbe, ma mio padre ha deciso così, forse quando sarò grande, potrò avere una casa tutta mia e allora… comprerò tutti i colori che riuscirò a trovare.
La mia casa però non è solo di mio padre, ma anche di un tizio molto antipatico che abita di fronte a noi, si chiama “NERI”
La mia è una famiglia numerosa, pensate che ho 7 fratelli, vi piacerebbe? Andiamo molto d’accordo e ciascuno di noi ha una stanza tutta per sé. Mio padre ha deciso di numerarle per non confonderci. Non riesco a spiegarvi a parole come le ha numerate, ma potete immaginarla, la mia stanzetta si chiama d2, è vicino alla stanza di mia mamma.
I miei fratelli abitano nelle stanze con il numero 2, mamma abita nella stanza d1 e papà nella stanza e1.
Quando ci sono io in una stanza, lì non può entrare nessuno. È una regola di papà, e io non posso entrare nelle stanze dei miei fratelli, lo so, a casa vostra non è così, ma qui comanda papà!
Le stanze più importanti, lo dice mamma, sono quelle che si trovano al centro della casa, e si chiamano e4, d4, e5 e d5, due stanzette bianche e due nere, quelle meno importanti, hanno le lettere a e h, e i numeri 1 e 8. Chissà perché!
Bambini… ehm, ragazzi, avete già studiato la geometria? NO?, SI?, se l’avete studiata sapete di certo cosa sono le diagonali, nella mia casa sono, per esempio, tutte le stanze nere che vanno da a1 ad h8, oppure da g1 ad a7, oppure da h4 a d8, oppure le stanze bianche che vanno, per esempio, da h1 ad a8, oppure da f1 ad a5, o da f1 ad h3. Eh lo so che non è facile, ma dovrete imparare a immaginarle anche senza vedere la casa, e pian piano, dovrete conoscere il colore di ciascuna delle 64 stanze, non è difficile perché o sono bianche o sono nere, ma io non ci sono ancora riuscito, faccio molta confusione.
Vi ho parlato della casa, adesso vi parlo del piccolo giardino che c’è tutto attorno, è piccolo e stretto, ha dei numeri ( 1 2 3 4 5 6 7 e 8 ) e delle letterine, ( a b c d e f g h ), ma è molto importante perché lì ci sono delle indicazioni per trovare le stanze, per esempio la stanza nera in basso a sinistra si chiama a1, mentre le stanze bianche dei miei fratelli si chiamano a2, c2, e2, e g2, basta guardare la lettera che c’è sotto la stanza, e il numero che c’è a sinistra. Non è difficile, quello che è difficile è ricordarsi a memoria la posizione e il colore delle stanze, ma sono sicuro che tanti di voi impareranno presto.
Vi ho parlato della mia casa, certo la vostra è sicuramente molto più bella e colorata della mia, ma ormai io mi ci sono abituato e mi ci trovo bene.
IL PEDONE GIORGIONE E I SUOI FRATELLI
Nelle stanze c2 ed e2 abitano i miei fratelli Albertone e Cesarone, mentre gli altri si chiamano Fabione, Marcone, Antonione, Francescone, e Giulione. Ma non crediate che restiamo sempre nella nostra stanza….NOOOO!!! quando abbiamo voglia di fare due passi tiriamo dritti e li facciamo, anzi, quasi sempre facciamo un passo per volta, perché ci stanchiamo presto, possiamo fare uno o due passi solo partendo dalla nostra stanzetta, poi la fatica è tanta, e allora facciamo solo un passo per volta, ma sempre guardando avanti, bisogna però che la stanza che abbiamo di fronte non sia occupata da qualcuno della nostra famiglia “BIANCHI”, o della famiglia “NERI” , che abita proprio nelle stanze di fronte alle nostre.
Ma se abbiamo qualcuno di fronte a noi, come facciamo ad andare avanti? A me piace esplorare, e voglio conoscere posti nuovi, proprio come voi.
Una soluzione c’è, se siamo in una stanza bianca, per esempio, e quasi di fronte a noi, ma solo nelle stanze bianche, ci sta uno di quelli antipaticoni della famiglia NERI, lo possiamo catturare, e allora lo mettiamo in giardino, e non lo facciamo più entrare in casa.
Oppure se siamo in una stanza nera, allora possiamo mangiare uno dei NERI che sta in una stanza nera, quasi di fronte alla nostra nuova stanza, allora gli prendiamo la sua stanza e ci trasferiamo là.
Avete sicuramente capito che io e i miei fratelli abbiamo molta fantasia, camminiamo in due modi diversi, o in avanti, oppure in diagonale di un passo.
IL MIO PAPA’ SI CHIAMA GEGE’ E DELLA CASA E’ IL RE!
Gegè di nome e Bianchi di cognome, ma qualcuno lo chiama “METTITI AL SICURO”, e al più presto possibile. C’è cattiva gente in giro che non gli vuole bene, anche se lui è molto simpatico.
Durante la sua vita ne ha viste di cotte e di crude, è molto vecchio, con la barba bianca, ma tutti noi gli vogliamo bene, e facciamo di tutto per non farlo ammalare e proteggerlo.
Siccome è vecchio e stanco, fa solo un passo per volta, e tutti i “NERI” vorrebbero catturarlo, ma ci siamo noi che lo difendiamo.
Abbiamo detto che fa solo un passo per volta, ma può andare in tutte le direzioni, a destra, sinistra, avanti, indietro, o in diagonale, ma non può andare in una stanza già occupata da uno di noi, può invece mangiare uno dei “NERI”, e sistemarsi nella stanza che lui occupava.
Ha paura degli spifferi, e non sta bene nella sua stanza, allora fa di tutto per trasferirsi in un cantuccio più riparato, per esempio in g1 o h1, oppure in c1, o lì vicino, dove non ci sono spifferi d’aria.
MIA MAMMA GINA CHE DELLA CASA E’ LA REGINA.
La mia mamma è una bella donna, ha sposato mio papà perché lui aveva perso la sua prima moglie, per colpa dei “NERI”.
E’ molto più giovane di lui, e le piace difenderlo, ma anche girare per la casa per dare una lezione ai “NERI”, può andare da tutte le parti, fino a che non trova una stanza occupata da uno di noi, ma se è occupata da uno di quegli antipaticoni. può scegliere di catturarlo, e sistemarsi al suo posto. Bisticcia sempre con l’altra padrona di casa, un peperino niente male!!! Proprio una donna da prendere con le molle!!!
Tutte e due vorrebbero tutto lo spazio, e allora fanno di tutto per catturare la famiglia avversaria. Mia mamma non fa altro che cercare di catturare i “NERI”, soprattutto il padrone di casa.
PIERO 1 e PIERO 2 SONO GLI ALFIERI PIERI
Si chiamano Piero tutt’e due, ma possono andare in stanze diverse, al primo piacciono le stanze bianche, e non va mai nelle stanze nere, al secondo piacciono le stanze nere, e non va mai nelle stanze bianche, sono fratelli, ma non si incontrano mai! Piero 1 è fratello di mamma, Piero 2 invece di papà, sono i miei zii, zio Piero e zio Piero, ehm, mi sa che sto facendo un po’ di confusione…Zio Piero1 parte dalla stanza C1 e si fa dei giretti in diagonale, sempre sul nero, Piero 2 invece parte da F1, e si fa i giretti, sempre in diagonale, sulle stanze bianche, si possono fermare dove vogliono, ma non possono occupare una stanza dove c’è già uno della nostra famiglia, oppure possono catturare uno della famiglia NERI, e sistemarsi nella stanza dov’era lui. NON possono scavalcare nessuno, ma nemmeno mamma può scavalcare nessuno, solo i due animali che abbiamo in casa lo possono fare, ma di loro parliamo dopo.
Bamb… ehm, ragazzi, provate a fare un giretto con Piero1, andate dove volete, guardate adesso la stanza F5, come farà Piero 1 ad arrivarci?….. bravo ragazzo, non ci potrà mai arrivare, perché i giretti li fa solo nelle stanze nere.
CAVALLO CORALLO E CAVALLO GIANCARLO.
In casa abbiamo anche due simpatici animali, tutt’e due bianchi, no non ho detto stanchi, ho detto bianchi, loro non sono mai stanchi, saltano sempre, possono andare dappertutto, non possono andare solo nelle stanze occupate dai BIANCHI, ma ormai l’avete capito, nessuno dei BIANCHI può andare in una stanza occupata da uno dei BIANCHI, ma può catturare uno dei NERI, e mettersi al suo posto. Solo i cavalli Corallo e Giancarlo, si muovono saltando, fanno un passo avanti, o di lato, o indietro, ma poi fanno un altro passo come i Pieri, in diagonale.
Vediamo se avete capito: Cavallo Corallo parte sempre dalla stanza B1, può andare in c3, a3, oppure in d2, vedo che avete capito. E da d2 dove può andare? In b1, b3, c4, e4, f3 ed f1, bene bene… avete capito. E se in e2 ci fosse Piero 2? Ma si, nessun problema, abbiamo detto che Corallo salta…può andare benissimo. Non può andare per esempio in f3 solo se in quella stanza c’è uno dei BIANCHI, ma se ci fosse uno dei NERI lo potrebbe catturare, e, ricordate? Può mettersi al suo posto. Adesso facciamo un esercizio: Cavallo Giancarlo si trova in g1, può andare in f3? Siiii e da f3 può andare in e5? Siiii Adesso mi dite, per favore dove può andare da e5….Vi aiuto, se Giancarlo è nella stanza nera e5, potrà andare solo in una stanza bianca….
LA TORRE MELCHIORRE E LA TORRE GASPARRE.
Ma non sono due torri, sono due macchine, il loro garage è a1 e h1, non hanno lo sterzo, infatti vanno dritte, cambiano direzione solo quando sono ferme, si girano, e poi camminano dritte fino a quando non incontrano un ostacolo, ma se si vogliono fermare prima si fermano prima, come gli altri. Anche loro, se vogliono catturare uno dei NERI, si devono impossessare della sua stanza. Adesso vi faccio vedere Gasparre come va a passeggio, parte dalla stanza h1, poi va in h5, poi in d5, poi in d3, poi in b2, e infine in b8, poi se vuole tornare alla sua stanzetta, va in h8, e poi in h1, è tornata a casa!
ADESSO VI TACCIO FARE UN PAIO DI ESERCIZI.
Mio fratello Marcone abita nella casa b2, può andare nella casa b8? Facendo molti passi SI.
E se ci fosse, nella casa b6 la torre Melchiorre?….MA NOOO
E se a fianco della torre Melchiorre, ci fosse uno dei NERI? Allora potrebbe catturarlo e proseguire il cammino fino alla fine della casa.
In quanti passi può arrivare in c8? In sei passi, ma il primo, dato che non è molto stanco, potrebbe farlo più lungo, e allora potrebbe arrivare alla fine in cinque passi…
Adesso parliamo di papà Gegè. Quanti passi fa papà Gegè ogni volta? UNO
Può arrivare in d8 se si trova in e1? Con molta pazienza SI
In quante mosse? In sette passi
Può tornare indietro? OH YES
E Gina, se si trova in d2, può andare in f6? GIA’
E in b6? Quante volte deve muoversi? DUE
E da d1, può andare in h5 in una sola mossa?, e quanti passi deve fare? UNA
E da h5 a b5, può andare se in c5 c’è uno dei NERI? NO ma lo può catturare, e poi potrebbe fare un altro passo.
E se uno dei Neri fosse in b5? SIIII, lo può catturare!!!
Adesso parliamo degli alfieri Pieri, se Piero 2 si trova in F1, può andare in a6? In quanti passi? SIII un solo passo.
E se si trova in a6, può andare in g3? MA NOO è una stanza biancaaaa
E in c8? E da c8, può tornare a casa? In quante mosse? SI, IN DUE
EHM ragazzi, bisogna che vi spieghi la differenza tra passi e mosse: Una mossa è quando per esempio un alfiere va da f1 ad a6, ma per arrivarci deve fare 5 passi, vedo che avete capito.
Adesso facciamo un solo esercizio con cavallo Corallo, parte dalla sua stanza b1, e deve arrivare in e8, quante mosse deve fare? E per tornare a casa da un’altra strada, quante mosse deve fare? SEMPRE QUATTRO
Adesso un esercizio difficile con la torre Gasparre, parte dalla sua stanza h1, ma in h5 c’è il pedone Giulione, che è andato a fare un giretto, quanti passi deve fare per arrivare in h8? NOVE PASSI e QUATTRO MOSSE:
E se al posto di Giulione ci fosse uno dei NERI? SETTE PASSI e DUE MOSSE
Bravi bravi, vedo che avete capito quasi tutto… scusate …TUTTO.
So che vi divertite molto a chiamare con il loro nome me e i miei familiari, però ora è venuto il momento, dato che conoscete tutti i trucchi degli scacchi, di chiamare col nome scacchistico tutti i componenti.
La casa non sarà più un’abitazione, ma la chiameremo scacchiera, procuratevene una, ma con numeri e lettere, è importante. La torre Gasparre la chiameremo semplicemente torre, e il cavallo Corallo solo cavallo, come Giancarlo… solo cavallo. E le stanze non saranno più stanze, ma caselle.
A proposito di caselle, vi invito a ricordare a memoria il colore delle caselle, vi sarà utile in seguito: le caselle bianche sono a2 a4 a6 a8, poi b1 b3 b5 b7, c2 c4 c6 c8, d1 d3 d5 d7, e2 e4 e6 e8, f1 f3 f5 f7, g2 g4 g6 g8, h1 h3 h4 h6 h8
Le caselle nere sono invece a1 c1 e1 g1 b2 d2 f2 h2 a3 c3 e3 g3 b4 d4 f4 h4 a5 c5 e5 g5 b6 d6 f6 h6 a7 c7 e7 g7 b8 d8 f8 h8. ne ho dimenticata qualcuna? Sembra di no!!!
L’ ARROCCO.
Ragazzi, ora vi spiego alcune cose che hanno bisogno della presenza di almeno uno dei vostri genitori, lo so che noi genitori non stiamo molto tempo con i nostri figli… abbiamo molto da fare, ma gli scacchi possono aiutarvi a stare più tempo con loro. Bene bene benissimo, vi ricordate quando vi ho detto che il vostro re sta bene in un cantuccio, dove non ci sono spifferi d’aria che potrebbero farlo ammalare? Nella sua casa di partenza arrivano spifferi da tutte le parti, da destra, da sinistra, e anche di fronte, e qualche volta anche di lato, una brutta posizione per chi è vecchio e allora è meglio che si ripari in un cantuccio.
E come farà a ripararsi in un cantuccio? Adesso imparerete una parola nuova: l’arrocco.
Ma impararla a memoria non basta, bisogna sapere come fare, per poter eseguire l’arrocco, che chiameremo “arroccare”, è necessario che il re non sia mai stato mosso, che la torre che lo aiuterà ad arroccare , anch’essa non sia stata mossa, e che le caselle dove dovrà passare il re siano libere e non siano controllate da un pezzo dei Neri, cosa vuol dire controllata? Che un pezzo dei neri non possa arrivare in una mossa in una delle due caselle dove dovrà passare il re.
Il re, inoltre non dovrà essere sotto scacco; e allora il discorso si fa molto complicato, ma so che voi avete la pazienza di imparare a giocare a scacchi, vedrete che forse, ma non sono sicuro, potreste anche abbandonare i videogiochi quando un vostro amico verrà a trovarvi, e allora gli insegnerete a giocare al gioco più bello del mondo!!!! Altro che videogiochi!!!
Dove eravamo rimasti? Ah già, dobbiamo scoprire quando il nostro re non è sotto scacco, è sotto scacco quando un pezzo dei Neri può arrivare immediatamente sulla casella dove è alloggiato il vostro re, cioè in e1, esempio: sistemate un alfiere nero in h4, allora si dice che il vostro re è sotto scacco se non ci sono altri pezzi in f2 e g3, oppure quando un cavallo nero è, per esempio in d3, eccetera, i vostri genitori vi faranno altri esempi, perché sono contenti che voi impariate a giocare…
Come si esegue un arrocco? Prendete con le dita il vostro re e fategli fare due passi, a destra o a sinistra, poi prendete una delle vostre torri e fategli scavalcare il re, si troverà così al suo fianco.
Ah già, vi avevo detto che il re può fare solo un passo, vi ricordate? Ebbene questo è l’unico caso in cui il re può fare due passi, le regole a volte sono belle anche quando ci sono le eccezioni.
E così avete messo al sicuro il vostro re, e allora potrete pensare di attaccare, mai attaccare quando il vostro re non è al sicuro!!!
COS’ E’ LO SCACCO AL RE?
Sistemiamo il nostro alfiere in h3, e il re nero in c8, il re è sotto scacco, e si deve liberare assolutamente da quella situazione, può rimediare in tre modi: spostandosi, ma non in d7, oppure mettendo un suo pezzo in d7, oppure catturando il nostro alfiere.
Vi ricordo che il re non può andare in una casella controllata da un pezzo avversario.
A proposito di eccezioni eccone un’altra: mettete il vostro pedone bianco in d5, e un pedone nero in e7, se il vostro avversario decidesse di far fare due passi al suo pedone, questo si troverebbe in e5, ma intanto è passato nella casella e6 dove il vostro pedone avrebbe potuto catturarlo, e sarebbe troppo facile per lui evitare così la cattura, sapete che anche i pedoni sono molto buoni da mangiare, allora potete sfruttare la regola che dice che potete catturarlo mentre passa in e6, eliminando dalla scacchiera il pedone nero, e sistemando in e6 il vostro, ma, ricordate, non siete obbligati, e se non vi conviene potete lasciare il suo pedone in e5. questa regola si chiama “cattura al varco”, i francesi la chiamano “en passant”, ma noi non siamo francesi, anche se ci sono molto simpatici. Come pure i tedeschi, i cinesini, e i senegalesi, insomma ci è simpatico tutto il mondo!!! E anche i marziani… Ricordate che potete prendere il pedone avversario solo immediatamente dopo la sua mossa, mai in seguito.
Adesso vi insegno qualche altra regola, come? Siete già stanchi???, e va bene, se volete fate un po’ di ricreazione, è meglio imparare poche cose, ma bene, piuttosto che fare un minestrone, dimenticarsi quello che abbiamo imparato fino adesso. Vi piace il minestrone? Ai bam… ehm, ai ragazzi a volte non piace tanto, ma fa molto bene alla salute…
Una regola molto importante che non dovete mai dimenticare è che non potete togliere un vostro pezzo che protegge il re da uno scacco, esempio: sistemate il vostro re in e1, e un alfiere nero in a5, vi sta dando scacco, allora voi prendete il cavallo che si trova in b1, e mettetelo in d2, avete così “parato” lo scacco, proprio come un portiere di calcio, ricordate però che non potrete togliere il cavallo finché l’alfiere resta in a5. potete anche, se volete, spostare il vostro re in una casella che non è attaccata da un pezzo avversario, e non occupata da un vostro pezzo, addirittura potreste anche catturare un pezzo avversario che, mettiamo il caso, sia un cavallo che si trovi in f2.
Adesso passiamo a definire qualche situazione scacchistica che vi aiuterà a descrivere a parole una vostra partita, giocata fra qualche mese, quando avrete imparato a giocare bene, e avrete quasi dimenticato di avere i videogiochi, infatti una partita si può ricostruire scrivendo le mosse, e riportando sulla scacchiera le posizioni che man mano si vanno formando, oppure usando termini che solo noi scacchisti conosciamo, che ci consentono di puntualizzare una posizione. Parleremo di scacco doppio o triplo, inchiodatura, infilata e scacco di scoperta.
SCACCO DOPPIO
Sistemate il vostro cavallo in d6, il re nero in c8 e la regina bianca in f7, ecco, state dando uno scacco doppio
Altro esercizio, regina bianca in b3, re nero in b8, torre nera in g8, ecco un altro esempio di scacco doppio.
E se ci fosse un cavallo nero in f3, allora sarebbe scacco triplo….
INCHIODATURA
Alfiere bianco in d6, re nero in f8, e torre nera in e7, si dice che la torre è inchiodata perché non può muoversi, in quanto scoprirebbe il suo re, in quel caso sarebbe una mossa irregolare.
Alfiere bianco in c6, regina nera in e8, cavallo nero in d7, inchiodato, se si sposta, potreste catturare la regina.
INFILATA.
Torre bianca in d2, re nero in d5, torre nera in d8, scacco al re, il re si deve spostare e voi catturate la torre…
Alfiere bianco in g2, re nero in d5, torre nera in b7, altra inchiodatura.
SCACCO DI SCOPERTA
Torre bianca in c1, cavallo bianco in c5, re nero in c8, regina nera in g7, osservate bene, bam… ehm ragazzi, se spostiamo il cavallo, il re nero si trova sotto scacco della torre, e se vogliamo catturare la regina, dove metteremo il cavallo? In e6 !
Torre bianca in c1, alfiere bianco in c3, re nero in c8, regina nera in f8, mossa a voi, potreste spostare l’alfiere in g7, dando così scacco al re con la torre, e poi catturare la regina con l’alfiere. Simpatico?
VALORE DEI PEZZI
Il pedone Giorgione, e ciascuno di tutti gli altri, valgono uno, tre pedoni valgono come un cavallo o un alfiere, cinque pedoni valgono come una torre, e dieci come una regina.
Quindi la regina vale come due torri, e qualcosa in più di due cavalli e un alfiere.
Provate a prendere in mano vari pezzi ed esercitatevi a dare loro un valore complessivo, un po’ di matematica non fa mai male!
Vedremo ora vari scacchi matti.
SCACCO MATTO DI CORRIDOIO Torre bianca in g8, re nero in b8, pedoni neri in a7, b7, c7
MATTO AFFOGATO Cavallo bianco in d7, re e pedoni neri come prima, alfiere nero in a8, torre nera in c8
MATTO DI RE E REGINA Re bianco in e6. regina bianca in e7, re nero in e8.
MATTO DI RE E TORRE RE bianco e nero nella stessa posizione, torre bianca in h8.
MATTO CON DUE TORRI Re nero in c8, torri bianche in f7 e g8
MATTI COMBINATIVI. Esistono molte possibilità di dare matti combinativi, eccone alcuni:
Alfiere bianco in g4, cavallo bianco in c6, re nero in c8, pedone nero in c7, e torre nera in b7
Re bianco in a6, alfiere bianco in f4, cavallo bianco in a4, se la mossa spetta al nero la partita è pareggiata, perché il re nero non si può muovere, si dice che è in STALLO, altra parola complicata… ma se spetta al bianco muovere , allora piazzerà il cavallo in b6 e darà scacco matto!!!
Torre bianca in a8, alfieri bianchi in f4 e g4, pedone nero in e7, re nero in d8, scacco matto.
Torre bianca in d8, alfiere bianco in f6, regina bianca in a2, re nero in e8, stessa posizione di re, regina e alfiere, ma con la torre in f7, allora se la mossa spetta al bianco, siccome il re non si può muovere, la partita è pareggiata, si parla anche in questo caso di STALLO.
CONCLUSIONE
Se volete fare un gioco divertente, provate a costruire posizioni in cui si può dare scacco matto, vedrete che sono infinite!!! Buon lavoro, il mio piccolo libro, per ora, termina qui, se il gioco vi ha appassionato, sappiate che i circoli scacchistici sono lieti di vedere tra di loro tanti bambi… ehm, ragazzi, poi, quando siete stanchi dei videogiochi al computer, sappiate che si può giocare anche a scacchi, sia contro il computer, che contro avversari in rete, inoltre, vorrei precisare che quando si parla di scacchi, si parla di un gioco, ma se parteciperete a un torneo, con tanto di orologio e formulario per scrivere le mosse, e un arbitro attento che tutto si svolga in maniera regolare, allora si parla di sport vero e proprio.
Anche nelle scuole, a volte, si organizzano corsi e tornei di scacchi, e i più bravi avranno la possibilità di partecipare ai tornei nazionali, regionali e provinciali giovanili della federazione, o ai campionati nazionali studenteschi a squadre, una bella occasione per visitare l’Italia.
E, credetemi, la vostra è l’età migliore per imparare, ho visto molti bambini, dai cinque anni in su, dare sonore lezioni a giocatori con esperienza lunghissima di tornei, la vostra fantasia non dovrebbe avere limiti…si, perché gli scacchi sono tecnica, esperienza, concentrazione e sangue freddo, e tante altre cose ancora, ma è soprattutto fantasia e calcolo, due cose che a volte vanno molto d’accordo.
Ciao ragazzi , l’appuntamento è per quando avrò la pazienza di scrivere un altro libro sugli scacchi, molto più approfondito di questo, le cose da scoprire sono infinite, intanto voi cercate di migliorare, sappiate che gli scacchi, più ad alto livello si giocano, più sono coinvolgenti, vi saluto.
©marianoabis
©marianoabis
Testi e disegni di mariano abis
Istruttore federale di scacchi
Questa opera è dedicata al
circolo culturale e scacchistico
SORRES
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