sabato 18 aprile 2015

Rete nazionale degli attivisti locali

Rete nazionale degli attivisti locali
E adesso andiamo a scoprire quanti Sardi Veri esistono nell'isola. Sono curioso di scoprire quanti sono i sardi che hanno capito la funzione di un Movimento di Liberazione. Un Movimento di Liberazione non può esistere senza la partecipazione della gente che rappresenta. Justo? O esiste ancora qualcuno che vuole essere liberato senza impegnarsi minimamente? O nella peggiore delle ipotesi siamo così ciechi che ci vanno bene le angherie che stiamo subendo?
Spopolamento da emigrazione.
Distruzione programmata di produzioni e lavoro.
Distruzione della nostra auto stima (che in passato abbiamo sempre avuta.)
Isolamento programmato per terra, per mare e per cieli.
Territori al cianuro e al torio.
 
 


Artigianato morente.
Agricoltura quasi azzerata.
Turismo agonizzante.
Industrie smantellate.
Distruzione della nostra storia e della nostra cultura.
E' questo che vogliamo? Qualche provvedimento bisognerà pure prenderlo, o no? Per conto mio la risposta a tutto questo è : MLNS. Cosa è stato finora MLNS? Un contenitore di ottime intenzioni, l'avvio di una speranza, che è necessario rinvigorire. Lo stiamo facendo. E' una istituzione, che logicamente è composta da individui. Nasce oggi l'ossatura, lo scheletro portante del Movimento, nasce oggi una iniziativa che non può essere disattesa, vorrei vedere tanta gente attorno al progetto che segna l'inizio di nuove strategie. Il nome? : Reti Natzionali de is Attivistas Localis de su MLNS. A cosa serve? Serve a certificare che i sardi ambiscono a variare questo andazzo, che sta portando la stragrande maggioranza delle famiglie all'infelicità. Rifiutiamo questa logica dell'infelicità e della carenza di beni, in un'isola che definisco, in condizioni "normali", un paradiso in terra, un paradiso dell'abbondanza. Ma quelle attuali non sono condizioni normali, sono condizioni dettate da chi, oltre la nostra isola, sta distruggendo tutto il pianeta. Ho una necessità, quella di poter pensare che esista un misero 2% di popolazione sarda, disposta a collaborare col Movimento. Disposta a difendere se stessa.
2%. Poca cosa, ma sarei felicissimo che si realizzasse. Un paesino di mille persone ? Su mille, venti individui che hanno capito dove le oligarchie soprattutto estere (italiane comprese), ci stanno portando: all'abbandono. Venti esseri umani in un minuscolo paese di mille persone possono fare tanto. Possono fare tutto. E verranno ricordate, non oggi, come le più attente ai bisogni di tutti, quelle che hanno capito. Tempo al tempo. Non passerà troppo tempo, quelle persone saranno invidiate per la loro lungimiranza, e ricordate come persone "scidas". Potranno dire: "io facevo parte del primo nucleo del Movimento che ci ha portato alla libertà di poterci auto determinare, poi sarà quel che dovrà essere." Ogni gruppo locale dovrà essere preparato sul diritto internazionale e universale, quello sforzo di auto informazione basilare, avrà il fine di comunicare "agli altri" che devono terminare le aste giudiziarie, porsi come freno agli sfratti, impedire pignoramenti, che reputiamo nella generalità dei casi injusti, perchè generati da una crisi economica non voluta e pesantemente subita. Una sorta di presidio del proprio territorio, dei suoi sacrosanti spazi vitali. Un controllo sul filo del diritto naturale della gente, quello che ciascuno di noi ha dentro di se. Due per cento, justo per iniziare, ma siamo ambiziosi, vorremmo che tutto il popolo sardo ne facesse parte. Faremo in modo che ciò si avveri. Ogni sardo, dovrà essere orgoglioso di poter dire: "faccio parte della rete natzionale degli attivisti locali, io sono MLNS". Buona Vita a tutti, sapendo che la qualità della nostra Vita e quella dei nostri cari non può che dipendere da noi stessi.
mariano abis


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