giovedì 2 aprile 2015

Un like non si nega a nessuno.

Un like non si nega a nessuno.
Lo sport social più praticato è quello dell'autoincensamento, nessuno, nemmeno chi scrive , ne è immune, ma per qualcuno è diventato una ossessione, una ragione di vita, ok, bene, complimenti a te, sei stato bravo, o brava, nessuno sulla faccia della terra come te, e fin qui sta tutto nei binari della logica, ma è da mediocri, attaccarsi alle parole, senza sforzarsi a capire il significato che le si è voluto dare, nel giudicare una frase costruttiva, per il presente o per il futuro, come un tentativo di inficiare quello che di costruttivo si è fatto, ci si arrampica alle parole come per avere l'aggancio all'auto incensarsi, appunto. 








A volte mi diverto ad osservare questo comportamento, che porta ad accuse insensate che terminano immancabilmente con la fatidica frase "rambo da tastiera", oppure "se sei così bravo, perchè non lo hai fatto tu, quello che ho fatto io ? " Ok nessuno è un rambo da tastiera, qualcosina di speciale, di gratificante, la abbiamo fatta tutti, è sintomatico il fatto che si trasferiscano le proprie mancanze sugli altri, come se l'interessato fosse auto immune da ciò, quello però che mi da fastidio, , ed è un fastidio doloroso, è che quando una persona che apprezzo, si fa coinvolgere da personaggi livellati verso il basso, eccellenze che diventano tutto ad un tratto "normali", peccato, la teoria Dullas ha fatto anche in questo caso un buon lavoro. 
Ed i like completano l'opera. ( questo mi fa tenerezza).
Che una critica (critica si, è il termine esatto ), che vuole essere costruttiva, ed espressa con la funzione di non rispolverare errori atavici, passi per disfattismo, e venga apostrofata come tentativo per inficiare impegni pienamente condivisibili, venga confusa con altro, è sintomatico di come è fatta la gente. 
Il più delle volte non è così, non è quella l'intenzione, se non si accettano critiche comportamentali, cadiamo negli stessi errori che si sono in passato dimostrati fatali, chi rappresenta la gente, non può avere il suo stesso livello, sarebbe penalizzante, e consentire ad eccellenze (ce ne sono ) di rappresentare il livello medio sarebbe cosa buona e giusta, a patto che non si adeguino a chi li ha scelti, ma le eccellenze troppo spesso non vengono riconosciute come tali, e ribadisco il concetto dicendo che se chi rappresenta la gente, sieda o meno nelle poltrone del potere, non riesce a mirare all'eccellenza, sta solo perdendo tempo, bene e meglio farebbe a circondarsi, appunto di eccellenze, o di persone valide, se ne ha il carisma, .... per tutti gli altri restano i commenti guerreschi sul social, con conseguente apprezzamento del suo bacino di infima utenza consenziente, un like non si nega a nessuno.
Se serve a fare la buona azione quotidiana verso perfetti livellati senza alone, un mi praxidi non si nega a nessuno.
marianoabis

https://jolao77.blogspot.com/2018/09/pubblicazioni-stampe-ripensamenti.html 

https://jolao77.blogspot.com/2018/11/lignoranza-e-la-peggiore-nemica-delle.html 

https://jolao77.blogspot.com/2018/11/le-parole-sono-pesanti-come-macigni.html 


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