Lettera da fetension
"Non è tempo di proclami.
Sebbene.
Sebbene vi stiamo dominando sotto tutti i punti di vista, in primis culturalmente, il nostro pallino fisso.
Il piano kalergi funziona alla grande, col tempo vi trasformeremo in una sub umanità che non avrà motivo di reclamare alcunchè.
Con
la teoria dulles abbiamo raggiunto i nostri fini, ormai avete capito
che non potrete mai governare, perchè non ne siete degni.
Vi
abbiamo instillato nel cervello tante di quelle assurdità che le
generazioni passate, se avessero l'opportunità di vedervi, si
vergognerebbero di voi.
Quando uno di voi compie un infanticidio, noi rimarchiamo per mesi questo fatto, siete feccia, e ve lo dimostriamo.
Parlate
continuamente dei paradigmi che vi abbiamo imposto, di razzismo, di
femminicidio, di buonismo verso i migranti, condannate dittatori che
fanno gli interessi della gente, e vi gloriate della falsa democrazia
che vi abbiamo propinato.
Vi abbiamo attaccato al cervello una catena a forma di televisore, e nemmeno ve ne accorgete.
E'
vero, le nostre maggiori risorse non vengono spese per guerre o
genocidi, no, le nostre risorse preferiamo spenderle nella cultura,
nella cultura che vi somministriamo.
E
godiamo quando vi sentiamo parlare di teoria gender, di omofobia, di
razzismo, di migranti, quando vi vediamo elargire mensilmente qualche
soldo per combattere la fame in africa che noi stessi abbiamo generato.
Avete dimostrato di essere degli imbecilli, è persino troppo facile dominarvi, però però però.
Però noi il messaggio ve lo abbiamo mandato, noi agiamo con onore.
Abbiamo dichiarato guerra all'umanità, lo abbiamo detto e lo abbiamo scritto, se voi siete ciechi non è colpa nostra.
Noi, qualunque assurdità compiamo, la eseguiamo con onore, vi avvisiamo prima.
Abbiamo
vinto tutte le battaglie, col nostro braccio armato di balle
mediatiche, pseudocultura e vuota sociologia, il CFR, vi abbiamo fatto
credere che siamo dalla vostra parte, che i governi devono sostenervi
economicamente, e se non lo fanno avete il diritto di ribellarvi, noi vi
abbiamo fatto credere di essere dalla vostra parte, e non dalla parte
di chi abbiamo sistemato in comode poltrone.
Non è tempo di proclami, dicevamo.
Abbiamo stravinto tutte le battaglie, e nonostante ciò, siamo certi che non vinceremo mai la guerra.
Il Nuovo Ordine Mondiale non s'ha da fare, Impossibile.
Il
nostro progetto finale è già fallito, abbiamo capito che nonostante
tutto, la naturalità della gente vincerà sulle nostre imposizioni
culturali, sui nostri meccanicismi tecnocratici perchè essi sono
innaturali e impossibili da farsi accettare.
Riusciremo
magari, col tempo, a mettervi i micro chip, già da ora siete super
controllati, non potete pronunciare due parole senza che noi sappiamo
esattamente cosa avete detto.
Eppure avete vinto voi.
Questa
aria vibrazionale che state espandendo in tutto l'etere, ci sta
ammazzando, stiamo costruendo dei bunker nei quali rifugiarci.
Abbiamo vinto tutte le battaglie, ma risultiamo comunque irrimediabilmente sconfitti.
Non è tempo di proclami, è tempo di nasconderci sotto terra."
Loro,
le elite, associano termini positivi alle loro istituzioni, gesti e
simbologie coinvolgenti alle loro porcherie sociali e mediatiche, usano
la lingua e il linguaggio in maniera strumentale, e dato che hanno
predominanza mediatica, in maniera fondamentalmente plagiante.
Il
problema è solo uno, è che la gente non sa riconoscere quelle
imposizioni mentali, e ne è assoggettata, la gente non ha capacità di
discernimento, dopo il lavoro costante sul lobo sinistro del cervello di
tutti noi.
La razionalità, il distinguere, la capacità di estrapolare concetti nascosti e naturali del nostro essere.
Esse
impongono figure aleatorie, facendole passare per realtà, mentono
spudoratamente, e lo fanno così tante volte che la gente, alla fine,
assorbe le loro bugie e le assimila.
Hanno
così tanta disponibilità di denaro ( abbondantemente sudato da noi ) ,
che trovano naturale utilizzarlo per sottometterci culturalmente ancora
di più.
Lo scherzetto è definibile eterno.
E' un loro diritto, fino a che noi lo permetteremo.
E fanno anche peggio, naturalmente.
L'inflazione? Una disdetta!
Il debito pubblico? Bisogna azzerarlo!
Importare? Si, ma con moderazione!
Esportare? Ecco, quello bisogna fare!
Regalare il frutto del lavoro della gente in cambio di che cosa? Di carta colorata che loro chiamano moneta.
Come
possono dei luridi pezzi di carta colorata male, e spesso sudicia,
compensare il tempo, la sofferenza, l'estro e il sudore di chi produce
beni reali?
Ecco
a cosa ci hanno portato, a considerare la moneta come bene essenziale,
primario, ma ci rendiamo conto o no che siamo immersi in una colossale
truffa?
Ma a noi, ora, interessa analizzare la sudditanza sia psicologica che culturale che inconsciamente subiamo.
Gesti
ripetuti, simbologie diffuse, parole create ad hoc, sia attuali che
antiche, neologismi condizionanti, il tono e la sinuosità delle parole,
la loro durezza e gravità, il ricorso a personaggi noti per diffondere i
loro messaggi, il più delle volte subliminali, le vibrazioni o che
altro dei centri commerciali, quelle che distribuiscono le tecnologie
che stanno a nostro stretto contatto, questo ci distribuiscono a piene
mani, frasi ad effetto, indirizzate solo ad uno scopo, farci credere che
noi, la gente, al loro cospetto, valiamo meno di niente.
Spazzatura umanoide.
Ma quando mai?
Il
loro freddo ed egoistico pensare, in funzione del dominio del
portafogli, non può raggiungere le vette che la nostra creatività,
estro, passione, amore per questo pianeta, la fondamentale
predisposizione al bene, e al bene comune, alle interrelazioni personali
concrete, virtuali e subliminali, che ciascuno di noi ha, per persone
valide e, in definitiva, in costante contatto spirituale e mentale.
Avvenimenti
e scoperte più concrete di quello che si potrebbe pensare; mariano
abis, e lo dico senza timore di venire deriso ( non mi tange) , è in
contatto costante, mnemmonico e vibrazionale, quantico, con una decina
di persone, alcune delle quali distanti migliaia di chilometri.
Con alcune persone che nemmeno conosco personalmente.
Assolutamente non mi offendo se state sorridendo.
Alcune di loro parlano una lingua che non conosco, ma che capisco.
Alcuni di loro.
Alcuni di loro siamo noi stessi, tanta è la sinergia che ci lega.
Non
c'è bisogno di tecnologia per questo, abbiamo tutto dentro, nei nostri
intimi, derivato dalla nostra necessità impellente e robusta di metterci
in comunicazione con l'universo, quello positivo, quello a noi più
congeniale, quello che mira ai nostri stessi principi.
E
alle persone che mi leggono, alla maggior parte, dico che sono certo
che magari sono propense a inarcare verso l'alto la forma delle labbra,
in una compassionevole forma di sorriso di circostanza, benevolo e
sdrammatizzante, un sorriso che certifica la nostra autoreferenzialità
come risibile, ma non è a loro che i miei sensi si rivolgono, comunico
solo con chi sa recepire correttamente il messaggio, e con chi ricambia.
Certo,
grande valenza ha la constatazione che sarebbe meglio pensare
unicamente ai nostri obiettivi, senza curarci di chi contrasta i giusti
aneliti della gente, constatazione tipicamente di genere, risparmiare
energie per esprimerle in funzione dei nostri fini, giusto, ma noi,
appartenenti all'altro genere, abbiamo bisogno non di risparmiare, ma di
spendere, evidenziare ed esprimere energie.
Abbiamo bisogno di reagire, anche immediatamente, ad una frase impropria, che magari dissacra il nostro operare.
Abbiamo
bisogno di dissipare quel senso malefico che una determinata frase
altrui può trasmettere, e lo possiamo fare solo contrastandola,
ignorarla mi sembra innaturale.
All'altro genere chiedo di comprendermi, i meccanismi mentali sono distanti, magari avete ragione voi.
Tanti e soprattutto tante, mi dicono che sbaglio, che disperdo il mio tempo, sarà!
Difendere la nostra operatività, il nostro agire ed il nostro esprimerci, giusto o sballato che sia, mi sembra doveroso.
E' un mio limite?
Devo
evidentemente compiere un percorso che altri (altre) hanno già fatto,
ma così è, tempo al tempo; come direbbe un mio grande amico, bisogna
cogliere la mela quando è matura, la mela che dovrò cogliere è ancora in
fase di fioritura, passerà molto tempo ancora perchè maturi.
Me ne dispiaccio.
(Per voi, io sto sereno.)
Mi
dovrete scusare per questo, e se scrivo questi pensieri che voi
chiamereste inutili o pefino dannosi, dispersivi, è per dare un orgoglio
di popolo alla gente, per inficiare quando possibile i messaggi che
loro ci trasferiscono, in maniera certo molto più massiccia di come
posso fare io con queste righe, forse lette distrattamente da poca
gente, si fa quel che si può.
Può essere che stia sbagliando, ma è un mio bisogno.
Comunico, e questo mi basta.
Trasferisco quel che posso, e questo per me, è sufficiente.
Loro
hanno il contratto che avevano stipulato con le forze del male in
scadenza, forse hanno sbagliato i conti temporali, non quelli
strategici, vogliamo dare loro la possibilità di recuperare in fretta?
Direi
che non sarebbe cosa buona e giusta disinteressarci di loro, direi che
un pochino del nostro tempo va dedicato a loro, per una volta pensiamo
in maniera non positiva, ma in termini di contrasto, pensiamo alle loro
malvagità, e consideriamo doverosamente un fattore preminente e
inappuntabile, loro hanno lavorato per i fini maligni senza l'assillo
del tempo, finora, e finora hanno agito con pazienza e perseveranza,
come è che adesso hanno la frenesia di velocizzare, col rischio di
compiere errori madornali?
Siamo
in attesa di questi errori, errori che faranno capire alla gente che il
loro dominio non si concretizzerà, che il nuovo ordine mondiale è di là
da venire, chissà quando, forse MAI !
A loro diciamo che la scelta di nascondersi sotto terra è corretta, ma diciamo anche che li scoveremo dovunque siano.
:Mariano-Abis:
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