Gli
ultimi avvenimenti su quella fogna di fb, per quanto mi riguarda, hanno
generato delle azioni nelle quali, pur avendole vissute in prima
persona, non mi ci fanno ritrovare a mio agio.
Due profili, due ban, entrambi per un mese.
Contemporaneamente.
Mister
zook alla testa dei suoi scagnozzi è spettatore, delatore, giurato,
giudice, ma carceriere non riuscirà mai a diventarlo, troppe carceri
social in giro per non sceglierne almeno un'altra.
Un
pensiero di norma dovrebbe essere non sanzionabile, è qualcosa di
personale, non contestabile, se non contiene accuse personali.
Una risposta ad esso, contenente delle accuse personali è ingiustificata.
Mi chiedo perchè tengano aperto quel social, personalmente credo di aver scoperto la risposta.
Tengono aperto fb perchè siamo dei cretini.
Diversamente sarebbe estinto già da un pezzo.
Lo tengono aperto perchè crea contrasti tra noi.
E' esattamente la copia della frase "ci fanno votare solo perchè non serve a niente".
Perchè
se non fossimo cretini, e ciascuno cercasse di capire concetti,
abbandonando la pratica troppo diffusa di attaccarsi alle parole, un
mezzo così potente sarebbe contro il potere.
Però
siamo palesemente cretini, e i vantaggi che derivano da questo modo di
usarlo, sono immensamente inferiori a quelli di cui loro, le élite,
godono.
Noi
non andiamo a dialogare con le istituzioni colonialiste, non chiediamo,
stiamo costruendo le nostre strutture, e il dialogo avviene tra noi, il
potere non può in alcun caso, metterci becco.
Possono ascoltarci, e ci ascoltano, con mezzi non consentiti, ma non possono mettere becco.
Noi
non protestiamo, così come inteso generalmente, noi avvisiamo che certe
situazioni non ci vanno bene, e agiamo per variarle in meglio in
perfetta autonomia.
In totale autonomia.
Abbiamo un enigmatico e aleatorio governo dei sardi.
E qualcuno pensa che lo sta usando, con alterni risultati, per il bene dei sardi.
Un governo provvisorio non preavvisa le azioni che farà, le farà e basta (forse), quando se ne presentasse la necessità.
Impegnati in una fondamentale azione: decolonizzare la nostra terra.
E decolonizzare significa agire come se il colonizzatore non sia presente.
(Art 10 della costituzione italiana)
(Art 881 del 77 della giurisprudenza italiana.)
Questa
truffa di democrazia rappresentativa è contro la gente, contro il
popolo sardo, la migliore democrazia che possa esistere è la
meritocrazia, chi vota e collabora sarà palesemente a favore del potere
colonialista, lontano da tutti i sardi sinceri e leali, emarginato da
tutti i patrioti.
Non
contano il numero dei voti, non conta la rappresentanza, non contano
grandi manifestazioni partecipate da folle consistenti, contano solo le
soluzioni fattibili che verranno proposte.
Però, però, però.
Noi
non disapproviamo azioni come quella che ha visto in passato dei sardi
cercare un dialogo col potere, chiedere o pretendere che dir si voglia,
ben vengano le rivendicazioni, le collaborazioni, il confronto col
potere.
Dal
risultato di questo o quell'incontro, però, scaturisce la solita
constatazione, come detto non da me, "siamo eternamente di fronte ad un
muro di gomma."
Ed allora cosa dialoghiamo a fare?
Possiamo rivendicare, pretendere, obbligarli ad attivarsi, ma chiedere non serve.
Non
si va a chiedere 100 per ottenerne 20, se chiedo 100, cento voglio,
qualsiasi altro risultato è non esaustivo, concettualmente penalizzante,
e non esaurisce il problema.
Chi
rappresenta la nazione sarda, o crede di rappresentarla, non deve
essere lo specchio della popolazione, deve essere molto di più, deve far
parte delle nostre eccellenze.
Eccellenze popolari.
"Io sono andata con pieno diritto perchè partecipo usualmente alla difesa delle famiglie sfrattate e aziende e case pignorate!"
Non basta.
"Io faccio parte di quel presidio e di quell'altro".
Non basta.
Dici
: "Io partecipo a tutte le manifestazioni, proprio a tutte, contro le
basi militari, contro l'arrivo delle scorie, contro le trivellazioni,
contro il fotovoltaico e le pale, contro tutto!"
Bravo, brava, ma non basta.
"Ho persino parlato alla gente con un microfono in mano, avevo persino un riflettore e una telecamera puntata su di me"
Complimenti.
Se
vuoi confrontarti col potere devi avere competenze, devi saper fare la
voce grossa, sapendo di avere alle tue spalle la gente, gente che ha
capito, gente che ti sostiene, non sono necessari grandi numeri, ogni
trasformazione, sostituzione, parte da una idea e da poche persone.
Devi portare dei risultati, devi dimostrare che la tua condotta in ambito sociale e di contrasto agli strapoteri è vincente.
Si dialoga col potere solo su pari livelli, tra istituzioni, il cappello in mano non è contemplato.
Per
chi ha capito, sono a disposizione per chiarimenti e precisazioni, per
tutti gli altri un "bannamento" non si nega a nessuno.
Si
banna quando non si ha nè tempo, nè energie da disperdere in questioni
secondarie, posso comunicare solo in piena serenità d'animo,
Un ban non si nega a nessuno.
:Mariano-Abis:
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