domenica 3 aprile 2016

La questione del suolo

La questione del suolo.
Forse non tutti sanno che la sardegna, pur avendo tutte le condizioni necessarie per sviluppare una agricoltura di avanguardia, è in deficit alimentare, importiamo derrate alimentari a tutto spiano! Forse non tutti sanno che la sardegna produce molta più energia di quanto ne abbia bisogno. Forse non tutti sanno che l'energia nell'isola costa ben più che altrove.
Incongruenze o strategie politiche che fanno della illogica catastroficità un fiore all'occhiello?
Abbiamo i migliori politici d'italia, per approvare e portare avanti progetti cervellotici che dimenticano la logica. Abbiamo la classe politica più cretina del mondo. Le aberrazioni di questa finta democrazia sono, nell'isola, ben evidenti. Le magagne del sistema delegativo, qui, hanno fatto più danni che altrove. Dai contadini questi politici hanno ben poco da richiedere, il contadino difficilmente è in grado di pagare tangenti.


Chi è in grado di foraggiare i politici sono le grandi compagnie internazionali, che oliando a dovere i meccanismi di questo iniquo sistema rappresentativo, loro riescono a farsi approvare qualunque progetto illogico. Togliere spazio all'agricoltura, settore in deficit produttivo, e concederlo a compagnie energetiche che producono surplus (energetico e monetario). E allora è solo una conseguenza la nascita di mega strutture che producono energia, a discapito dell'agricoltura. Nella mia contrada, Villasor, è in funzione la struttura composta da serre fotovoltaiche più grande d'europa, ebbene il fotovoltaico è attivo, le serre, che avrebbero dovuto assorbire ingente mano d'opera, invece no. Questo la dice lunga sulla incapacità assoluta sulla corretta operatività di amministrazioni elette con questo sistema delegativo da rifiutare decisamente. Il bene comune deve restare nelle mani della gente, il sistema delle elezioni deve essere sostituito dalle assemblee sovrane del popolo. La stupida civiltà industriale non ha ancora smesso di penalizzare la ruralità, il signore il giacca e cravatta, supportato da una valigetta 24 ore contenete moneta a fondo perduto che finiscono in mani politiche, prende il posto del contadino dalle scarpe grosse e con una zappa per le mani.
Per la verità chi ha intenzione di produrre energia, per esempio col fotovoltaico, è invitato a creare le strutture ad hoc, costruendo una serra sottostante, questo tipo di progettualità sarebbe sicuramente interessante ma ...
Ma una volta intascati i finanziamenti regionali o comunitari, il progetto serricolo viene abbandonato. Eh beh, lo scopo non è certo produrre alimenti, lo scopo è speculare. Non ho altro da aggiungere.

marianoabis


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https://jolao77.blogspot.it/2015/05/non-conta.html

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