Dalla sardegna al mondo

In tema di sovranità individuale.

Riteniamo che nessuno stato possa posizionarsi al di sopra di ciascun essere umano, la definizione che riserviamo a ciascuno è SOVRANO!

Il rapporto tra stato ed essere umano deve essere paritario, semmai quest’ultimo può, secondo la nostra ottica, pretendere che lo stato sia al servizio della collettività, e non certo il contrario.

Può, nel caso ravvisi irregolarità statali, in qualunque momento, esternare le sue convinzioni, sia pubblicamente con scritti o video ( non può esistere, per esempio l’albo dei giornalisti, che consideriamo una limitazione alla comunicazione ), sia privatamente, rivolgendosi a qualsiasi amministratore o giudice, abbiano essi competenze locali, territoriali o nazionali.

Ogni umano deve poter esercitare liberamente le facoltà di legiferare, giudicare, comunicare, deve poter pretendere ogni prerogativa che il diritto naturale e quello Divino gli riconosce.

Può, in qualsiasi momento, chiedere, motivandola, la destituzione di giudici e amministratori, colpevoli di negligenza, nepotismo o ruberie, in qualunque ambito essi operino.

Può, nel caso abbia una idea, un progetto, una intuizione, essere messo nelle migliori condizioni di essere ascoltato sia dalla gente, che privatamente da amministratori o giudici, e, ricevendo l'approvazione generale, essere messo nelle migliori condizioni di sviluppare il progetto.

Può, fornendo la sua disponibilità a operare per il bene comune, essere scelto tramite estrazione a sorte, per amministrare o giudicare.

Ogni sua esternazione deve ricevere in tempi brevi, una contro -motivazione o risposta valida, nel caso non la ritenesse valida, o se avesse delle rimostranze gravi da esplicitare contro altri esseri umani o verso lo stato, degne di giudizio, pretendere di poter aprire un contenzioso, previo colloquio preliminare con un giudice e la parte avversa.

Riteniamo che la democrazia, e la correttezza di giudizio, in questo modo, esercitata localmente, e direttamente, sia garantita maggiormente, se raffrontata con gli attuali paradigmi diffusi in buona parte del pianeta, precisando che le leggi debbano derivare da chiari concetti che si rifanno al diritto naturale di qualsiasi persona, al diritto universale, e al Diritto Divino.

Ogni umano, in presenza di leggi chiare e intuitive, deve potersi difendere da solo, senza bisogno di avvocati, secondo le consuetudini e tenendo presenti sentenze già scritte.

Nessun ordine degli avvocati, pertanto, deve esistere, oggi si ha bisogno di avvocati perché le leggi sono scritte in maniera confusa e complessa, da uomini che non hanno interesse alla applicazione della vera giustizia collettiva e personale, un modo per rendere astruse leggi e disposizioni, e rendere la giustizia macchinosa e incomprensibile.

Ogni umano ha diritto a un giudizio veloce, chiaro, e risolutivo, ha diritto cioè alla serenità che deriva in questo caso da risoluzioni giudiziarie definitive, fermo restando la facoltà che se non ritenesse di aver ricevuto giusta soddisfazione, di rivolgersi ad altri tribunali.

Ci piacerebbe che la futura denoninazione della nazione sarda fosse Judicau, un modo chiaro di esprimere il concetto che senza giustizia non può esistere democrazia, nè libertà, nè sovranità.

Queste, a grandi linee, sono il percorso che abbiamo intenzione di compiere, per una reale e meritocratica democrazia diretta, e l'elevazione di ciascun essere umano a mete finora soltanto sognate.

Il nostro percorso non è locale, o regionale, e nemmeno nazionale o continentale, il nostro percorso mira a stabilire che in tutto il pianeta un nuovo umanesimo è possibile e auspicabile.

Lo sappiamo, dall'isola di sardegna è nata la civiltà occidentale, niente ci vieta di pensare che una nuova espansione culturale dall'isola a tutto il pianeta, sia realizzabile.
:Mariano-Abis.

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