Non posso certo vantare esperienze di docente, anche se ho tenuto molti corsi, essendo istruttore federale di scacchi, e vi assicuro che le implicazioni sia pedagogiche che di logica pura, e certo anche psicologiche, sono rilevanti, complesse e "delicate".
Vorrei vedere una scuola dove chi ha potenzialità fuori dal comune, fosse messo nelle condizioni di eccellere, altrimenti si crea una generazione piatta, conforme e in fin dei conti simile a quelle che mi sembra affolli il panorama giovanile attuale.
Come per un istruttore di scacchi che abbia a cuore la preparazione di tutta la classe, così deve essere per un insegnante "classico", ma un istruttore di scacchi deve anche cercare di far risaltare eccellenze, così dovrebbe essere per un insegnante, in presenza di "piccoli geni" che altrimenti verrebbero "abbandonati" alle loro capacità di emergere.
Il concetto "democratico" della parità e dell'uguaglianza è deleterio per il progresso, che in questo caso significa appiattimento verso il basso.
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