lunedì 20 giugno 2016

Ancora sulla parola iscola (o ischola)


30 min · 


ALCUNI MIEI LETTORI DISCUTONO SULLA GRAFIA DELLA PAROLA SARDA "ISCOLA". 
Premetto che io, come glottologo, ho adottato da tempo il mio sistema di scrittura della lingua sarda, e non intendo scendere a compromessi con nessuno, nemmeno con coloro che - attratti dal compenso regionale e consumando fatiche degne di miglior causa - hanno dettato le famigerate norme della L.S.C.. 
La mia intransigenza dev'essere chiara a chiunque. In questa sede posso soltanto specificare che la grafia sarda deve essere la più semplice possibile. 
Ciò significa che noi Sardi possiamo accettare d'imitare la grafia di singoli (SINGOLI) vocaboli italianI o latinI (in casi estremi, di singoli vocaboli greci) soltanto se per la grafia di un dato vocabolo sardo non abbiamo altri referenti storici (dico STORICI). 
La storia della lingua sarda non può essere dettata da Roma se non in casi del tutto eccezionali e sui quali la discussione sia stata VERAMENTE COMPLETA ED ESAUSTIVA (fatto mai avvenuto sinora, salvo PROVA CONTRARIA della cui conoscenza sarei avidamente curioso, e sfido chiunque a mostrarmela). 
Non c'è nemmeno un dato storico né linguistico - e difettano pure ragioni di opportunità - a persuaderci del contrario. 
Vivaddio il vocabolo sardo ISCOLA (non ISCHOLA, che è un abominevole accatto coloniale) è arcaico, precede di millenni quello greco SCHOLE' nonché la successiva imitazione latina SCHOLA. 
Noi in Sardegna abbiamo sempre usato tale vocabolo, da almeno 10.000 anni, e poi lo abbiamo REGALATO ALL'INTERO MEDITERRANEO. 
La parola primitiva ha i raffronti con l'accadico SUKLULU (questa S- è sibilante-fricativa come l'inglese SH-), e significò 'completare; creare in modo perfetto; portare la gestazione a compimento; produrre in modo perfetto; avere completo successo'. 
Come si vede, il concetto di SUKLULU è di quelli che generano un boato di meraviglia, per la sua pregnanza, per la precisissima semantica. 
Ciò detto, è del tutto ovvio che la parola dai Sardi pronunciata ISCOLA è storicamente la più vicina alla matrice accadica rispetto alle più recenti parole greca, latina, nonché rispetto all''italiano SCUOLA. 
Spero di essere stato chiaro. Ammonisco chiunque a rispondere a questo messaggio soltanto se potrà produrre ragioni nobilissime, degne della più alta accademia, anziché esercitarsi in livorosi recalcitramenti miranti - inconsapevolmente - a distruggere la cultura sarda.
Salvatore Dedola.

Non posso che plaudire al testo del Professor Dedola, e ri-affermare convintamente che la derivazione della lingua sarda dal sumerico-accadico, è per me, la più convincente.

Grazie Professore, come sempre chiaro, appassionato, sintetico,competente, ed estremamente comunicativo, di eccellenze come Lei ha bisogno la Sardegna, grazie per il suo impegno a favore della VERA lingua sarda.

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