Se il libero arbitrio non fosse vilipeso da smanie di carriera, o stati di bisogno, o ricatterie varie, il mondo sarebbe immensamente migliore.
La gente ha perso i valori ancestrali che consentivano alla società di marciare in maniera umanistica, dando cioè i giusti valori alle azioni compiute.
Se io ricevo un ordine iniquo, non lo devo eseguire, è facile nascondersi dietro la frase : me lo hanno ordinato, e io devo eseguire,,,, se ciascuno di noi si comporta con onore, gli ordini sbagliati vanno disattesi, di conseguenza il mondo sarà certamente migliore.
Se io, in stato di bisogno, accetto di lavorare per una società di recupero crediti, che potrebbe pignorare, per esempio. la casa ad un povero cristo, mettendolo sulla strada, non mi comporto in maniera onorevole.
Lo stato ha la necessità che suoi ordini iniqui vengano eseguiti, se non trova esecutori, o la gente che si oppone, rinuncerà di certo.
Reputo lo stato, il concetto attuale di stato, secondo solo alle fetenzìe in materia di malvagità.
Se un giudice non tiene conto delle eterne leggi naturali, e va avanti a dispensare sentenze solo in ossequio alle leggi interne, disposte spesso da uomini fallaci, questo è libero arbitrio esercitato in maniera disonorevole.
Se un poliziotto arresta un innocente, ritenuto colpevole da leggi sbagliate, palesemente errate, sta compiendo il suo dovere di dipendente statale, ma umanamente si sta comportando in maniera disonorevole.
Se tutti noi ci comportassimo in maniera onorevole, il mondo funzionerebbe in maniera eticamente accettabile, nella realtà il mondo funziona male perchè i poteri malvagi trovano esecutori disposti ad assecondare le sue disposizioni cervelloticamente sbagliate.
La gente ha un'arma formidabile, fornita dal diritto universale, naturale, quella che certifica che ciascuno di noi è un essere umano, un individuo etico, un sovrano di se stesso, e quindi ha facoltà di esercitare il suo sacrosanto libero arbitrio, in quella forma di sovranità che verosimilmente dovrebbe espandersi a dismisura, la disobbedienza civile contro qualsiasi angheria o ingiusta imposizione.
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