Tra gli "indipendentisti" e chi propaga la lingua sarda, esistono indubbiamente delle eccellenze. Ma se si vogliono cercare gli idioti più idioti, li possiamo trovare tra queste due frange di varia disumanità. Di "patrioti" che dispensano il verbo della libertà e dello scrivere in sardo a tutti i costi, anche se non hanno alcuna competenza, ne esistono a bizzeffe.
I primi credono che una volta conquistata l'indipendenza tutto si metterà a posto, e invece non sanno che serve più intelligenza a gestire la libertà, piuttosto che conquistarla a spese di uno stato imbecille che tratta i suoi cittadini da sudditi.
I secondi stanno facendo così tanti danni al patrimonio linguistico sardo, che sarebbe meglio restassero appollaiati e non pestassero sulle tastiere, come dei forsennati, accusando chi non sa scrivere in lingua sarda, di chissà quali crimini. Se dovessimo trasferire ai posteri i loro scritti, ci sarebbe da piangere in eterno, per la violenza che hanno arrecato alla lingua sarda.
Conclusione:
1) Non si vuole capire che parlare in sardo a sa carrettonera, senza senso e senza costrutto, solo per assecondare mantra sentiti di straforo, è più deleterio che utile.
2) Per il mio carattere le conformazioni estemporanee, spesso imposte dall'esterno o dal potere, sono quanto di più idiota possa esistere, e di conformazioni e di idioti ne esistono purtroppo in sovrabbondanza
3) C'è chi diffonde la lingua, e fa bene, ma solo se lo fa in maniera corretta, e c'è chi si impegna per la liberazione culturale e fisica della sardegna, e magari non sa scrivere in sardo, volete fargliene una colpa?
4) Chi cavolo siete per dispensare consigli e suggerimenti a chi sta sotto il profilo culturale, molti gradini al di sopra di voi? Riconoscere la vostra ignoranza è un esercizio poco praticato.
5) Un consiglio, studiate la lingua, ma studiate anche questo sistema imposto dalle fetenzìe mondialiste, signori, altrimenti il vostro percorso è monco e cieco.
6) A tutti questi miserrimi personaggi non posso far altro che augurare buona scrittura e buona libertà, ma non permettetevi di intralciare il mio percorso, so essere molto pungente con gli imbecilli.
I secondi stanno facendo così tanti danni al patrimonio linguistico sardo, che sarebbe meglio restassero appollaiati e non pestassero sulle tastiere, come dei forsennati, accusando chi non sa scrivere in lingua sarda, di chissà quali crimini. Se dovessimo trasferire ai posteri i loro scritti, ci sarebbe da piangere in eterno, per la violenza che hanno arrecato alla lingua sarda.
Conclusione:
1) Non si vuole capire che parlare in sardo a sa carrettonera, senza senso e senza costrutto, solo per assecondare mantra sentiti di straforo, è più deleterio che utile.
2) Per il mio carattere le conformazioni estemporanee, spesso imposte dall'esterno o dal potere, sono quanto di più idiota possa esistere, e di conformazioni e di idioti ne esistono purtroppo in sovrabbondanza
3) C'è chi diffonde la lingua, e fa bene, ma solo se lo fa in maniera corretta, e c'è chi si impegna per la liberazione culturale e fisica della sardegna, e magari non sa scrivere in sardo, volete fargliene una colpa?
4) Chi cavolo siete per dispensare consigli e suggerimenti a chi sta sotto il profilo culturale, molti gradini al di sopra di voi? Riconoscere la vostra ignoranza è un esercizio poco praticato.
5) Un consiglio, studiate la lingua, ma studiate anche questo sistema imposto dalle fetenzìe mondialiste, signori, altrimenti il vostro percorso è monco e cieco.
6) A tutti questi miserrimi personaggi non posso far altro che augurare buona scrittura e buona libertà, ma non permettetevi di intralciare il mio percorso, so essere molto pungente con gli imbecilli.
marianoabis
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