LIBERO PRESIDIO CURATO DA MARIANO ABIS, PER ARGINARE LA DISINFORMAZIONE DI SISTEMA IMPERANTE.
La vera disinformazione è quella del sistema.
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Usare parole grosse verso chi tratta argomenti correlati a simbologie elitarie e massoniche, e ha la sfrontatezza di usarle, viene spontaneo.
Molta gente, avendo magari sentito di straforo che un triangolo rappresenta una piramide, classico simbolo degli illuminati, si scaglia contro chi adotta quel simbolo.
E magari mette in luce tutte le sue competenze in materia, salvo ignorare le altre mille sottigliezze che le elite adottano.
Scordatevi l'idea che questa costruzione europea sia stata pensata per popoli, è stata pensata per gli affari, meglio se sporchi. Dicono che sia nata dal confino di ventotene, quello che sappiamo è che il confino si è trasformato in prigione. Ci cantano l'inno alla gioia, e ci suonano la disperazione. Dalle società private che chiamano stati, è nato il mostro privato europeo. A chi crede che da questa europa unita possa nascere l'europa dei popoli, bisognerebbe ricordare che questa è una costruzione massonica.
La sua struttura portante è elitaria, basti pensare che gestiscono tutto le commissioni di non eletti. Di questa costruzione non c'è niente da salvare.
E' la costruzione, l'ossatura stessa sbagliata.
Lo scheletro di questo mostro è marcio in origine, una unione pensata contro la gente. Esseri umani retrocessi a cittadini debitori e pagatori
Non è solo l'europa delle banche.
Non è solo l'europa delle oligarchie.
E' l'europa delle fetenzìe più maligne che appestano questo pianeta, è l'europa del nuovo ordine mondiale.
A chi dice che da questa unione può nascere la pace e l'unione dei popoli, basterebbe ricordare che la costruzione nelle sue linee guida è oligarchica e anti democratica, ergo da questa costruzione non può nascere niente di buono.
Le commissioni non elette comandano.
Le società private finanziarie speculano.
Questa non è l'europa dei popoli e mai lo sarà, perchè è stata pensata contro la gente e contro la democrazia.
La struttura è oligarchica, le fondamenta sono costruite sulle malsane teorie di kalergi, è una costruzione pensata in sfregio alla gente.
Non c'è niente da salvare, bisogna distruggere per ricostruire.
La civiltà occidentale è nata qui, ma ai sardi dei nostri giorni non è stato trasferito un solo cromosoma attivo, di quelli posseduti dagli antichi shardana. Capita che lo scoramento prenda il sopravvento sulla decisionalità di una piccola parte del nostro popolo, quella che realmente avrebbe le capacità di incidere sulla nostra liberazione dalle fetenzìe.
Non serve una moltitudine di sardi per liberarci, non servono grandi numeri, servono grandi menti che comandino al proprio corpo di agire.
Le grandi menti pensino, ma pensare solo non basta, è tutto inutile, serve che le idee circolino, ma se non sono supportate da esempi, restano sterili in eterno.
Il popolo sardo è stufo di proclami, vuole vedere esempi concreti.
E' inutile avere un progetto certamente vincente, se non viene messo in pratica.
Inutile aver speso innumerevoli ore, giornate, mesi, per metterlo a punto, inutile aver parlato una miriade di ottime persone, inutile aver speso materia grigia per restare immobili.
Gli avvenimenti incombono, si deve si, programmare per benino tutto, ma il tempismo ci ha già tagliato fuori, la sardegna avrebbe già dovuta essere in ebollizione, ce ne hanno fatte troppe, ce ne stanno facendo troppe, ci stanno sostituendo la popolazione con l'emigrazione e l'accoglienza, ci stanno distruggendo l'ambiente.
Non voglio pensare di far parte di un popolo di inetti.
Stando così le cose, i poteri forti saranno contrastati da altri, da altre persone, da altre organizzazioni, da altri popoli, noi siamo fuori tempo massimo, a parte qualche miracolo.
Col nostro immobilismo stiamo consentendo la costruzione del vertice della piramide.
Le cifre parlano chiaro, soprattutto in estate.
Questa settimana sono stati salvati, andandoli a prendere fin nelle coste africane, almeno diecimila migranti, altrimenti definibili profughi ( alcuni ) e finti profughi (la stragrande maggioranza ).
Considerando che i trafficanti guadagnano per ciascuno di loro dai 4000 ai 10.000 dollari, il conto è presto fatto.
Sognatori
Siamo fatti della stessa materia di cui sono composti i sogni, lo disse qualcuno, e potrebbe anche essere vero, ma solo in una situazione di tranquillità, con la mente proiettata verso un futuro senza
Zirogna
Non chiedetemi come sia potuto succedere, perchè non lo so, ma è stato dimostrato scientificamente, e incontestabilmente, che gli esseri che abitano questa terra non muoiono mai.
Sono anche io un falso rivoluzionario da tastiera.
A volte mi sorprendo a vendicarmi di qualche torto subito dai vari monti, napolitano, draghi, fornero, prodi, soros o rochefeller, la lista dei nemici del popolo è infinita, senza contare le istituzioni tipo equitalia o le varie società che forniscono servizi, a prezzi esorbitanti.
Vendicandomi con qualche frase sarcastica o qualche fumetto irriverente, da postare in bella mostra sul mio diario, e allora, per qualche momento, mi sento soddisfatto.
Mi sento gratificato da qualche approvazione dei miei amici.
Ma poi, pensandoci, e rivedendo i post, mi sento ridicolo, e quel che è peggio, mi sento ininfluente; le mie pubblicazioni non hanno nessun effetto sulla gente.
Altra cosa è quando, col mio amico Pietro, ce ne andavamo in giro per cagliari, per smuovere le coscienze, per informare, pur con le nostre piccole competenze, delle grandi truffe e illusioni che questa ridicola società fornisce quotidianamente.
Vabbene che ormai sono entrato nell'ordine di idee che l'italia non è più la mia patria, sempre ammesso che lo sia mai stata, ora che ho capito che quando è stata costituita, lo si è fatto sempre per lo stesso scopo: lucrare.
Il girotondo malefico di unire popoli dalle caratteristiche dissimili, che ci è stato imposto a livello continentale, non è certo una novità storica, è la logica di tutte le massonerie, unire fino a formare grandi agglomerati di nazioni, accorparle sotto una unica bandiera, in modo da poter dominare meglio.
In modo da trattare con politici eletti da loro stessi, piuttosto che con la gente.
E il loro fine, è sempre lo stesso, diventare sempre più ricchi sfruttando il lavoro di interi popoli, accorpare in modo da poter distruggere economie di tratti di territori sempre più ampi, si è cominciato, fin dal 1861, a distruggere le potenzialità di tutto il sud italia, ed ora vediamo che il criminale progetto europeista tende ad affamare tutto il sud europa, non bisogna essere dei fulmini di guerra per capire a cosa mirino questi delinquenti, ad indebitarci in modo da potersi appropriare per una manciata di soldi, dell'immenso patrimonio dei nostri territori, culla di molte civiltà del passato, ed attuali.
E se la gente non ha capito il loro progetto, bisogna che venga informata, a costo di passare per pazzi e visionari.
E allora giù a postare frasi caustiche sui vari blog, a ideare frasi amene e irriverenti contro quegli assurdi personaggi, disposti a vendere il proprio popolo a biechi finanzieri di oltre confine.
Un mio caro amico, non sardo, e quindi non informato delle realtà sarde, mi ha consigliato di non espormi troppo, di stare tranquillo.
Ma come si fa a restare indifferenti ad autentici soprusi, ad azioni indegne che ci vengono inferte con inaudita violenza morale, incuranti del fatto che il popolo sta così subendo carognate belle e buone.
Ma è inutile, a mio vedere, accusare questi infami personaggi della politica e della finanza, a loro scivola via tutto, se ne fregano altamente che la gente sia arrivata ad odiarli, e quel che è peggio , mi accorgo che anche alla gente scivola via tutto.
Una frase ben costruita, un fumetto ben realizzato, un filmato esauriente, prove inconfutabili vengono bene o male assorbite, ma non sortiscono alcun effetto sulla reazione della gente, perchè sedata.
Popoli, quelli italiani, e quello sardo, che presumo non abbiano capito che stiamo andando verso una terribile dittatura planetaria, dai fini nascosti, ma facilmente immaginabili, la distruzione di ogni forma di democrazia, di ogni possibile opportunità economica perchè la gente risollevi la testa.
Loro, le fetenzìe, cercano continuamente di renderci la vita impossibile, di creare crisi, malattie, pestilenze fisiche e virtuali, loro cercano di controllarci fin nelle nostre piccole azioni quotidiane, loro ci vogliono assoggettare, rendere dipendenti dai loro voleri e dalle loro imposizioni.
Del resto, lo hanno capito benissimo, che il gioco è facile, dal momento che ci hanno imposto la inutile società dei consumi, quando sono riusciti a farci comprare oggetti inservibili e dannosi, hanno sfruttato la nostra dabbenaggine.
A loro piace vincere facile, ma che colpa possiamo attribuire alla gente?
La gente è super condizionata dai media che inquinano i pensieri.
E allora cosa ci sto a fare io su questo social, se il mio unico obiettivo è quello di informare?
E magari riesco anche ad attirare l'attenzione, forse anche ad informare, ma se tutto non sortisce alcun effetto, riguardo alle reazioni della gente, tutto questo mi fa sentire inutile.
Sono ormai mesi che non scrivo più per la stesura di un mio romanzo, già iniziato, ambientato in sardegna, proprio per dare spazio a questo mio "pallino" di informare.
Da domani farò inversione di rotta, e se qualcuno mi leggerà, lo potrà fare principalmente aprendo i miei testi romanzati, molto meno sui social.
Ho deciso, passo ad un'altra fase, forse meno immediata, ma allo stesso tempo spero più proficua, testi per un pubblico meno corposo, ma forse più attento.
Se ci fanno ancora usare la rete, evidentemente hanno reputato che i vantaggi per loro sono superiori agli scompensi, ma internet sta diffondendo per il pianeta una serie di benefici virus, che stanno creando potenti vibrazioni di campo, e quando un certo numero di visioneris avrà comunicato, in un attimo una nuova forma di libertà si diffonderà in tutto il pianeta.
In un attimo la gente capirà che non bisogna sottostare ai loro paradigmi, farà terra bruciata intorno a loro, e il nuovo senso di giustizia che emergerà prepotente li costringerà a nascondersi sotto terra, del resto i vermi che si definiscono illuminati, stanno bene solo nascosti nel buio.
Un popolo radicato nelle sue tradizioni, fedele agli usi dei suoi antenati, con una lingua condivisa, non è facilmente manipolabile da nuovi paradigmi.
Se pure accetterà tecnologie nuove, nuovi modi di ragionare, se pure assorbirà da altri popoli, quello che ritiene utile o bello, non si discosterà mai dagli stereotipi che ha inglobati nel suo essere individuo che possiede solide radici, che affondano sulla terra del substrato culturale della sua gente.
Un popolo con siffatte caratteristiche, se possiede una buona dose di orgoglio, sarà restio ad accettare nuove tendenze, e di conseguenza resisterà agevolmente agli attacchi globalistici, consumistici, e mondialisti.
Tra gli "indipendentisti" e chi propaga la lingua sarda, esistono indubbiamente delle eccellenze. Ma se si vogliono cercare gli idioti più idioti, li possiamo trovare tra queste due frange di varia disumanità. Di "patrioti" che dispensano il verbo della libertà e dello scrivere in sardo a tutti i costi, anche se non hanno alcuna competenza, ne esistono a bizzeffe.
ALCUNI MIEI LETTORI DISCUTONO SULLA GRAFIA DELLA PAROLA SARDA "ISCOLA".
Premetto che io, come glottologo, ho adottato da tempo il mio sistema di scrittura della lingua sarda, e non intendo scendere a compromessi con nessuno, nemmeno con coloro che - attratti dal compenso regionale e consumando fatiche degne di miglior causa - hanno dettato le famigerate norme della L.S.C..
Scordatevi l'idea che lo stato siamo noi. Fino a che ci consideriamo cittadini, e non esseri umani sovrani, restiamo succubi degli stati. In questo sistema, ogni stato ha diritto di vita o di morte sui suoi sudditi.
Esiste un triangolo che ingloba in se tutta la strategia delle fetenzìe per continuare a dominare la gente di infimo livello, quella che ancora va a votare, giusto per intenderci.
Indipendentisti. Venire catalogati come indipendentisti, per giunta in terra sarda, è paradossale, noi che abbiamo dichiarato a più riprese che non dipendiamo da nessuno, tanto meno dallo stato che colonizza la nostra nazione. Dipendere significa essere legati, in qualche modo, allo stato che vorremmo buttare fuori dalla nostra Madre Terra. Evidentemente si spera di ottenere qualche vantaggio da questa dipendenza. E infatti molti di coloro che si professano indipendentisti, sono perfettamente integrati nel sistema, dato che si candidano alle elezioni italiane, e invitano il popolo che dicono di voler liberare, ad andare a votare.
Preciso che non ho solide basi nè in glottologia, nè in linguistica, prendete questo testo per quel che vale, una dissertazione a mero titolo personale.
Tralasciando penose lingue comuni odierne di stampo mondialista e commercialistico, mi avventuro in un ragionamento.
Giacomo Scalas Credo che tu abbia capito molto poco della questione. Il latino assieme al greco sono le due lingue che hanno fornito il modello scritto alle lingue moderne europee. Che cosa c'entrano le ricerche etimologiche di Dedola, basate su parole tramandate oralmente, con il sardo scritto. E quando scrivi ISCOLA pensi seriamente di utilizzare una struttura grafica non latina?
Jolao Mariano Abis la questione NON è questa , ossia come si scriva scuola in sardo LA QUESTIONE è una altra , per me IL LATINO; SCRITTO E ORALE DERIVA DAL SARDO,,,punto, su questo non transigo
Giacomo Scalas Che ISCHOLA sia una parola sarda lo dici tu. Ischola viene dal latino scritto SCHOLA, che a sua volta deriva dal greco SKHOLÈ. E perché secondo te il latino deriva dal sardo mi vuoi scrivere il sardo italianizzato togliendo la H ?
Giovanni Loi ....Che bisogno ci sia di pignolare sul come sia più o meno corretto un termine, mi sembra un modo di allontanarsi dal tema principale : Riscattiamo la DIGNITA' di poter ESSERE UNO STATO SOVRANO, e ci diamo da fare per ARRIVARCI IN TEMPI NON BIBLICI, o, continuiamo a cincischiare su accenti e desinenze di italica e fuorviante IMPOSTURA ????
Jolao Mariano Abis lo vuoi capire o no che non sto discutendo sulla parola scuola? ti prendo sulla parola e scrivo ISCHOLA, ok, ma non venirmi a dire che il sardo deriva dal latino perchè mi incacchio, come può una civiltà che è nata salla colonizzazione sarda non aver adottato le parole di chi colonizza?
Jolao Mariano Abis E QUATTRO!!! ti dico che la lingua scritta deriva da quella orale, come te lo devo dire che non sto parlando della parola scuola scritta in sardo? echediamine !!!!!
Jolao Mariano Abis Giacomo, ti sto dando ragione sulla scrittura della parola , è mezzora che te lo dico,/// ti sto solo dicendo che latino (e greco ) derivano dal sardo, perchè i sardi in quel periodo TRASMETTEVANO LA LORO CULTURA COMMERCIANDO DAPPERTUTTO
Giacomo Scalas Ah sì. La lingua scritta deriva da quella orale...accidenti che scoperta. Ci mancherebbe altro che l'umanità abbia imparato prima a scrivere e poi a parlare. Il problema è che non devi scrivere usando la grafia italiana, il resto conta poco ed è basato su congetture.
Giacomo Scalas Già risposto prima "Sei contraddittorio: se il latino scritto deriva dal sardo e in latino ISCHOLA si scrive SCHOLA perché vorresti scrivere ISCOLA?"
Jolao Mariano Abis abbiama già appurato che si scrive ISCHOLA, discorso chiuso //// ti faccio una domanda precisa IL LATINO (scritto e orale ) DERIVA DAL SARDO SI O NO?
Giacomo Scalas Come si scrivesse il sardo prima del latino non lo puoi sapere perché non abbiamo nessunissimo testo scritto, e questo confronto sta diventando sgradevole e inutile. Io adesso voglio essere chiaro: se ti capita di scrivere in sardo, non utilizzare il sistema fonetico italiano, perché ciò significa chiudere il discorso con me. Alla Podimus, tanto per non esserci equivoci,
Jolao Mariano Abis infatti ci rinuncio, ti ho fatto una domanda precisa e non mi hai risposto, ti ho già detto che si scrive ISCHOLA, ti ho dato ragione, perchè tu non vuoi rispondere alla mia domanda precisa?