Ma capire non è difficile, serve cultura e giusta informazione.
Chi si impegna per il bene del suo popolo, a certi livelli che non siano esattamente di infimo livello, spesso non viene capito, viene spesso considerato un extra terrestre, quello che dovrebbe essere normale, cioè una solida preparazione di base, passa per elitarismo.
Gente che non presta attenzione a quello che viene detto, che travisa per ignavia, per non compiere lo sforzo di capire; è più facile leggere testi e avvenimenti con la propria ottica, che cercare di entrare nella personalità di chi scrive, o nella essenza degli accadimenti.
Tutto questo ha bisogno di attenzione e impegno, ma questa società ci ruba persino il tempo per capire ed informarci, e ci porta a vegetare nella bambagia delle convenzioni televisive.
Ci ruba il tempo di capire che l'indipendenza è solo uno strumento, il fine è la libertà.
Ci ruba il tempo di capire che possiamo tornare ad essere grandi, la teoria della minorità è più facile e immediata da assimilare.
Mi sono impegnato per una rinascita di quella che definisco la giusta personalità intellettuale del mio popolo, non sono stato capito, dal momento che insignificanti personaggi che non hanno niente di nuovo da dire, spopolano alla grande.
No, non è invidia, tutt'altro, è compassione per chi non riesce a vedere oltre lo schermo televisivo.
Chi parla in maniera conforme al livello culturale della massa, ottiene consensi, chi è troppo avanti, riceve sberleffi, inviti a improbabili duelli, persino minacce di morte, è capitato anche questo, è capitato più volte.
Essere troppo avanti non è un atteggiamento elitario, è semplicemente mettere in evidenza quello che abbiamo assorbito da altri, evidentemente più avanti e preparati di noi.
Ma noi siamo visioneris, riceviamo imput che altri non recepiscono, altri che preferiscono giocare a crush saga, o cercare pokemon, se proprio devo giocare, e abbandonare la lotta di liberazione, almeno culturale del mio popolo, preferisco giocare a scacchi.
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