giovedì 8 dicembre 2016

Dalla nazione allo stato

Un concetto va espresso, noi siamo nazione a tutti gli effetti, con tutti i crismi giuridici, concreti e logici, non siamo "stato" espresso come soggetto giuridico, ma siamo senza ombra di dubbio nazione, questo nessuno può smentirlo.

Siamo nazione perchè siamo un popolo, a differenza del popolo italiano che non è un popolo, siamo un popolo perchè esistono vincoli che ci accomunano, territoriali , etnici, linguistici, di usi e costumi e di tradizioni, e di tanti altri fattori. 

Io non vorrei mai sentire dire da un sardo che non siamo una nazione, in quel caso svaniscono tutti gli scopi per i quali stiamo lottando. 


Come tradizione, dato che jolao77 ha scelto come suo dizionario privilegiato il dizionario De Mauro, riporto qui di seguito la descrizione di nazione. 

nazionena|zió|nes.f.av. 1294; dal lat. natiōne(m), der. di născi “nascere”. 

1. FO complesso di persone accomunate da tradizioni storiche, lingua, cultura, origine, e dalla consapevolezza di appartenere a un’unità indipendentemente dalla realizzazione in unità politica: l’impero ottomano era un mosaico di nazioni diverse | estens., stato: i confini, il territorio della nazione, le nazioni in via di sviluppo | insieme di cittadini che costituiscono uno stato: il benessere della nazione, appello alla nazione 

2. TS stor. insieme di persone, spec. mercanti o studenti, provenienti da uno stesso stato, regione, ecc., che vivevano in un medesimo luogo, diverso da quello d’origine, in cui svolgevano la propria attività 

3. LE nascita, origine: assai piacevole e costumato, come che di gran nazion non fosse (Boccaccio); luogo di nascita 
4. OB generazione .
""consapevolezza di appartenere a un’unità indipendentemente dalla realizzazione in unità politica""

Tra la nostra gente, esistono varie personalità di eccellenza che hanno capito che i migliori collanti per un popolo sono la cultura e l'orgoglio di popolo.Voglio citare solo due nomi, ma tanti altri potrebbero aggiungersi, mi riferisco ai professori Bainzu Piliu e Salvatore Dedola.Essi, insieme a tanti altri stanno diffondendo cultura, cultura nazionale, se vogliamo, ma soprattutto stanno spargendo il seme dell'orgoglio di popolo.Quando capiremo che noi non siamo quello che il colonizzatore ci ha detto di essere, e capiremo che le radici che ci legano al glorioso popolo shardana, non si sono mai seccate, allora, se questo processo verrà completato nella generalità della popolazione sarda, la strada verso la libertà sarà spianata.


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