giovedì 8 dicembre 2016

Il santuario - sardegna

Abbiamo, nell'isola di sardegna, il patrimonio archelogico di gran lunga più importante di quella che territorialmente è definita erroneamente italia, e non solo perchè immensamente più antico, ma anche perchè diffuso, si può dire " a tappeto", su tutto il territorio.
Ormai è assodato che si trovano reperti di tutte le ere storiche, sia sui monti che sulle colline, e anche in pianura.
I nostri avi hanno insegnato l'arte della metallurgia e delle possenti costruzioni, a tutto il mondo occidentale, e, (tralascindo i testi scolastico-accademici), ormai, chi è esperto in materia, sia esso sardo o continentale, sa che la verità sulla imponente grandezza della cultura nuragico-shardana, non può restare celata a lungo.
Con la classica espressione "non ci sono soldi", così comune nel linguaggio retorico dei politici e burocrati italiani, questo immenso e prezioso bacino di ritrovamenti, resta abbandonato a se stesso, per così dire congelato.



Mi viene spontanea una domanda: "è un bene o un male che tali reperti restino celati sotto terra?"
Da un lato si potrebbe rispondere che è un male, oltre che per il nostro popolo, anche per la archeologia storica universale.
Dall'altro lato, ed è la versione che prediligo, quasi mi fa piacere che vengano scoperti (e valorizzati) così pochi siti archeologici.
Spiego meglio, a costo di venire investito da una sequela di improperi, secondo il mio parere è un bene tenere tutto in attesa, nel senso che ci penseremo noi sardi, una volta finalmente liberi dall'italia, a sobbarcarci gli oneri degli scavi e di una nuova visibilità planetaria, ma anche le grandi opportunità che questo immenso sito archeologico generalizzato in tutto il territorio, è in grado di offrirci.
E allora veramente le eccellenze della nostra archeologia, potrebbero affiancare le bellezze della nostra terra, nel processo ineluttabile di un mirato e congruo rilancio turistico della sardegna, che porterebbe tutte le attività che traggono giovamento dal turismo, a non avere mai più alcun tipo di problema.
E concludendo, non ci sarà più l'assillo del "non ci sono soldi", perchè con moneta popolare e sovrana, potremo finanziare tutto quello che ci pare, senza l'assillo di matrigna europa che ci fa i conti in tasca, come se fossimo degli idioti incapaci di intendere e di volere. 
marianoabis

https://jolao77.blogspot.it/2017/11/il-grande-paolo.html

https://jolao77.blogspot.it/2017/11/impressioni-di-novembre_15.html






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