Un mito che circola tra gli indipendentisti isolani, è che una volta liberi tutto si mette a posto, lo stato Sardegna si mette a marciare alla grande, una volta costituito. Loro dicono.
Dicono che non ci saranno più ruberie perchè roma ladrona non inciderebbe di un millimetro sulla nostra economia. Loro dicono.
Tutto si rimette a posto come per incanto. Loro dicono.
Noi sardi, specie gli indipendentisti, sanno fare anche i miracoli.
Ma hanno una visione così parziale in tema di geo politica, che si rabbrividisce al solo pensare cosa farebbero loro se raggiungessero il potere.
Dicono che non ci saranno più ruberie perchè roma ladrona non inciderebbe di un millimetro sulla nostra economia. Loro dicono.
Tutto si rimette a posto come per incanto. Loro dicono.
Noi sardi, specie gli indipendentisti, sanno fare anche i miracoli.
Ma hanno una visione così parziale in tema di geo politica, che si rabbrividisce al solo pensare cosa farebbero loro se raggiungessero il potere.
Vogliamo pensare bonariamente che i capi bastone dell'indipendentismo attuale, si muovano solo per fare fumo, o per ottenere magari una comoda poltrona in via roma, a cagliari, non voglio nemmeno pensare che le parole che dicono e le azioni che compiono abbiano veramente il fine di liberare la sardegna.
Se così fosse ci sarebbe veramente da preoccuparci.
Basti pensare che, adottando essi il diritto interno italiano, scordano di considerare il fatto che l'articolo 5 della costituzione recita che la repubblica italiana è una e indivisibile. Mi viene un velato sospetto che stiano facendo fumo, un benefico fumo (per loro, i capi bastone), che potrebbe spalancare loro le porte di via roma e di viale trieste, e chissà quante altre porte ancora. Voglio sperare che non abbiano capito (perchè se lo hanno capito è molto grave) che andare a votare, significa rinunciare alla propria sovranità politica, significa creare gruppi di potere inamovibili, significa, se non si agisce in termini meritocratici, scaldare la poltrona in attesa della paga mensile, significa corruzione, ladrocinio, plagio delle coscienze, creazione di partiti funzionali al potere, e non alla gente, significa voti di scambio, significa adagiarsi in una eterna bambagia fatta di comodità e di falsità. Devo continuare, oppure non sono persino troppo evidenti le storture che la democrazia delegativa crea? I partiti politici non devono esistere, i politici di professione men che meno, nessuno deve essere rappresentato, tutti i cittadini devono legiferare direttamente, se solo ne hanno voglia e competenze, la democrazia meritocratica prenderà presto il posto di questa fasulla democrazia del voto. Le soluzioni esistono, si chiamano assemblee sovrane di contrada, se l'argomento vi interessa, è tutto spiegato in questi video.
:Mariano-Abis.
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